Brasile, il giudice ritira lo spot di Lula contro Bolsonaro: definirlo pedofilo è manipolazione

17 Ott 2022 17:31 - di Redazione
Bolsonaro

È una campagna elettorale senza esclusione di colpi quella in corso in Brasile in vista del ballottaggio del 30 ottobre che vede, l’uno contro l’altro, il socialista Lula da Silva e l’uscente nazionalista Jair Bolsonaro. In ballo c’è la presidenza del più grande Stato sudamericano. A detta di molti, è stato il duello più acceso di sempre. Prova ne sia la decisione del Tribunale superiore elettorale del Brasile che ha ordinato al Partito dei Lavoratori di Lula di ritirare uno spot in cui si associava Bolsonaro alla pedofilia. Il presidente del Tribunale, il giudice Alexandre de Moraes, ha detto che lo spot ha manipolato una serie di dichiarazioni del presidente per suggerire accuse di pedofilia, ma in realtà è «scollegato dalla realtà».

Ballottaggio presidenziale il 30 ottobre

In effetti, nel corso di un’intervista rilasciata la scorsa settimana, Bolsonaro si era limitato a raccontare di aver visitato la casa di «un gruppo di ragazze di 14 o 15 anni, tutte belle, venezuelane, che si guadagnavano la vita». Per poi aggiungere: «Desideri questo per tua figlia?». E tanto era bastato perché i sostenitori di Lula lanciassero l’hastag #Bolsonaropedofilo. Fendenti micidiali, come si vede. E la musica non è cambiata nell’ultimo duello tv. Con Lula che ha apostrofato l’uscente come «un piccolo dittatore», e l’altro che ha replicato definendolo a sua volta «una vergogna nazionale».

Bolsonaro allo sfidante: «Sei una vergogna nazionale»

È andata a finire che in campagna elettorale sono entrati persino i morti per Covid. «La tua negligenza – ha infatti attaccato Lula – ha fatto in modo che morissero 680mila persone, con oltre metà che si potevano salvare». L’uscente si è difeso accusando Lula «di aver fatto comunella con autocrati come Daniel Ortega e Nicolas Maduro». Bolsonaro, che in sondaggi danno indietro di 5-6 punti, ma che al primo turno ha avuto un risultato nettamente superiore a quelli previsti, ha anche ricordato la doppia condanna (poi annullata) per corruzione di Lula.

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