Spedizione punitiva all’ospedale romano San Camillo: 25 rom pestano una coppia di fidanzati

20 Set 2022 15:44 - di Carlo Marini
spedizione punitiva San Camillo

Prima la discussione in un condominio, poi la spedizione punitiva in ospedale. E’ di tre feriti il bilancio di una lite scoppiata ieri mattina e proseguita nel pomeriggio all’ospedale San Camillo a Roma. Tutto è iniziato quando una romena di 41 anni e un romano di 42 anni hanno chiamato i carabinieri perché, intorno a mezzogiorno, avevano visto un rom che armeggiava sui contatori del palazzo senza averne titolo. Ne è nata una discussione degenerata in colluttazione e, mentre il rom si è allontanato, il 41enne e la 42enne sono stati medicati al San Camillo per le lievi ferite riportate.

Il 41enne romano con costole e naso fratturato, ferita anche la fidanzata

Ma proprio all’ospedale si è in seguito presentato anche il rom, accompagnato da circa 25 conoscenti. La 41enne, appena dimessa è stata aggredita da cinque persone che attendevano fuori, mentre altre cinque persone sono entrate nel pronto soccorso per aggredire il 42enne che si trovava ancora nel nosocomio.

Allertato il 112, sono arrivati i carabinieri per riportare la situazione alla normalità. C’è stato un fuggi fuggi generale e sono in corso accertamenti dei militari per risalire ed identificare quanti hanno preso parte all’aggressione. I tre protagonisti dell’accaduto sono stati medicati e la 41enne romena ha riportato 10 giorni di prognosi, il 42enne romano 30 giorni di prognosi, il giovane rom sette giorni.

La spedizione punitiva dei 25 provenienti da un campo rom

Tutto è iniziato a Roma intorno alle 10 di mattina di lunedì 19 settembre. In una palazzina di Largo Verratti che incrocia viale Guglielmo Marconi, la coppia di due giovani ha notato un ragazzo armeggiare con i contatori elettrici condominiali, il tutto senza alcun titolo. Da lì è scattato il rimprovero della coppia e la reazione del ragazzo con una colluttazione interrotta dall’arrivo dai carabinieri, allertati da alcuni passanti. Il ragazzo verrà quindi identificato per una persona censito come abitante del campo rom di vicolo Savini, già sgomberato negli anni passati, tornato recentemente a popolarsi più di prima.

“Le aggressioni negli ospedali sono, purtroppo, in drammatico aumento  – dichiara Narciso Mostarda, Direttore Generale Dell’Azienda Ospedaliera San – Camillo Forlanini – Bisogna intervenire con più efficaci meccanismi di prevenzione, in coordinamento con le forze dell’ordine. Chi lavora negli ospedali non può e non deve più subire queste aggressioni”.

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