Regno Unito, Liz Truss nuova premier. Meloni: rafforzeremo la nostra collaborazione politica

5 Set 2022 16:59 - di Paolo Lami

Con oltre 80mila preferenze, distanziando di circa 20mila voti il suo sfidante al ballottaggio delle primarie, Rishi Sunak, ex-cancelliere dello Scacchiere, Liz Truss, attuale ministra degli Esteri, è stata eletta alla guida del partito Tory e, di conseguenza, prenderà il posto di Boris Johnson alla guida del governo britannico.

Truss, un vero falco in politica estera, ha subito annunciato un “piano coraggioso per tagliare le tasse e far crescere la nostra economia” e “risponderò alla crisi energetica, occupandomi delle bollette delle persone, ma anche affrontando i problemi a lungo termine che abbiamo sull’approvvigionamento energetico”.

“Congratulazioni a Liz Truss, nuovo leader del Partito conservatore britannico e primo ministro del Regno Unito. – ha detto Giorgia Meloni, presidente di FdI e dell’ECR Party, i Conservatori europei . – I Tories sono tra i fondatori della famiglia dei Conservatori europei che mi onoro di presiedere e sono certa che, insieme a lei, sarà possibile rafforzare la nostra già consolidata collaborazione politica e culturale”.

“So che ha il piano giusto per affrontare la crisi del costo della vita, unire il nostro partito e continuare la grande opera di unire il nostro Paese – si è congratulato Boris Johnson per la vittoria alle primarie Tory che spalanca a Liz Truss le porte di Downing Street. – Ora è il momento per tutti i conservatori di sostenerla al 100%”.

Bojo si è quindi detto “orgoglioso” di aver servito come leader del Partito conservatore negli ultimi tre anni e di aver “portato a termine la Brexit, supervisionato la campagna di vaccinazione più veloce in Europa e fornito un supporto vitale all’Ucraina“.

“Noi conservatori dobbiamo ora lavorare insieme per affrontare le sfide che il nostro Paese ha davanti – ha scritto su Twitter, Theresa May citando “il costo della vita“, parla di aiutare “chi ha bisogno e gestire le finanze pubbliche in modo responsabile”.

“Non vedo l’ora – ha concluso l’ex-premier, seconda donna a ricoprire l’incarico dopo Margaret Thatcher – di sostenere il governo in questo compito”.

Nell’attesa dell’annuncio del nome del successore di Boris Johnson, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha criticato tanto Liz Truss quanto Rishi Sunak sostenendo che “i candidati si sono sfidati tra loro nella retorica antirussa e nelle minacce di adottare ulteriori misure contro il nostro Paese. Quindi non credo ci sia nulla di positivo da aspettarsi.

Truss aveva detto che, qualora fosse stata eletta alla guida del partito Tory e, di conseguenza, prendendo il posto di Boris Johnson come premier, non avrebbe avuto alcuna remora a ricorrere alle armi nucleari.

“Onorata di essere stata eletta leader del Partito conservatore – ha subito twittato Liz Truss postando una foto tra i sostenitori. – Grazie per aver riposto in me la vostra fiducia per guidare il nostro grande Paese. Agirò con coraggio per far sì che tutti noi superiamo questi momenti difficili, per far crescere la nostra economia e liberare il potenziale del Regno Unito”.

Nel discorso tenuto subito dopo l’annuncio della sua vittoria alle primarie Tory, ha ringraziato il primo ministro uscente Boris Johnson: “Boris – ha detto – hai fatto la Brexit, hai schiantato Jeremy Corbyn, hai attuato il vaccino, hai tenuto testa a Vladimir Putin e hai suscitato ammirazione da Kiev a Carlisle”.

Quella di Liz Truss non è stata la vittoria a valanga che ci si aspettava. La nuova leader Tory ha ottenuto 81.326 voti (57,4%), mentre Sunak si è fermato a 60.339 voti (42,6%). Su oltre 172mila aventi diritto al voto, l’affluenza è stata dell’82,6%.

Come evidenziano i media britannici, si tratta della vittoria alle primarie Tory con margine più stretto dal 1998, quando il partito introdusse le regole ancora in vigore per scegliere la leadership.

Da allora ogni candidato vincitore avava sempre superato il 60%. L’ultimo fu Boris Johnson, che nel 2019 ottenne il 66% delle preferenze nella sfida con Jeremy Hunt.

Figlia di un professore di matematica e di un’infermiera che votano Labour, dopo una breve carriera come contabile Liz Truss è entrata in Parlamento nel 2010 e da quel momento ha iniziato a scalare le gerarchie del partito in cui iniziò a militare nel 1998, dopo che in precedenza era stata presidente dei Lib-Dem all’Università di Oxford.

Sostenitrice del ‘Remain‘ al fatidico referendum sull’uscita dall’Ue del 2016, come fa notare il Guardian, ha compensato gli ‘errori’ di gioventù diventando in breve tempo una ‘Brexiter‘ intransigente, facendo leva sulla sua lealtà a Boris Johnson e sul paragone con Margaret Thatcher, di cui spesso copia l’iconica camicetta con il fiocco e di cui molti nel partito la considerano l’erede.

Thatcher che la stessa nuova leader britannica impersonò in una recita scolastica quando aveva otto anni e di cui da giovane, fanno notare i media britannici, chiedeva le dimissioni quando partecipava alle manifestazioni della sinistra.

Sposata dal 2000 con Hugh O’Leary, commercialista incontrato a un congresso del partito conservatore nel 1997, con il quale ha due figlie, dal 2012 ha ricoperto vari ruoli di primo piano nel governo britannico, da sottosegretaria all’Istruzione a ministra dell’Ambiente e poi della Giustizia.

Lo scorso settembre ha assunto la guida del ministero degli Esteri dopo le polemiche sull’operato di Dominic Raab per la gestione della crisi in Afghanistan.

Domani insieme a Johnson, Truss – che sarà la terza donna a guidare la Gran Bretagna dopo Thatcher e Theresa May, tutte conservatrici – viaggerà fino alla tenuta reale di Balmoral, nell’Aberdeenshire in Scozia, per ricevere l’incarico dalle mani della regina Elisabetta, che lì sta trascorrendo le vacanze estive.

È la prima volta che il passaggio di consegne si tiene a Balmoral. Finora la sovrana, che ha 96 anni e che dall’autunno soffre di problemi di mobilità, ha nominato 14 premier a Buckingham Palace o nel Castello di Windsor.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Antonio 6 Settembre 2022

    E adesso andiamo a votare in massa la prima donna Italiana alla Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana.