Giorgio Pasotti dà ragione alla Meloni: “È vero, molti artisti si dicono di sinistra perché fa gioco”

20 Set 2022 16:48 - di Carlo Marini
Giorgio Pasotti

”Tutti gli artisti dicono di essere di sinistra? Quello che dice la Meloni contiene un fondo di verità, la maggior parte dei miei colleghi si dichiara di sinistra ma onestamente non so se questo sia vero o no”. Così Giorgio Pasotti all’Adnkronos, a margine della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione di ‘Mina Settembre’, in onda dal 2 ottobre in prima serata su Rai1 e che lo vede tra i protagonisti della fiction.

”Ormai c’è una sorta di cartello nel quale l’arte è dichiarata di sinistra e non sono assolutamente d’accordo con questo – dice l’attore – perché io ho un sacco di colleghi che sono apolitici o di destra. Forse dire di essere di sinistra gli fa gioco, spero non sia così perché sarebbe un po’ squallido perché per lavorare io non ho mai venduto l’anima al diavolo e mi auguro che l’arte continui ad essere libera. Se circoscriviamo l’arte in un recinto perde la sua funzione cioè quella di creare libertà di pensiero”, dice Pasotti.

Giorgio Pasotti dà ragione a Giorgia: “Molti artisti sono di destra, ma tacciono”

L’attore aggiunge che “questa campagna elettorale rischia di toccare il punto più basso nei confronti degli esseri umani. La Meloni è una donna e vedo un accanimento nei suoi confronti non solo poco galante ma addirittura barbaro”. “Spesso ci lamentiamo perché le donne non vengono rispettate se non addirittura peggio – conclude Giorgio Pasotti – questo deve valere anche per la Meloni che è innanzitutto un essere umano, a prescindere dalle proprie idee politiche”.

“Oggi il mood degli artisti è che si alzano e insultano Giorgia Meloni. Secondo voi è possibile che non esiste uno di loro che la pensa in maniera diversa? Secondo me no. È invece possibile che quelli che la pensano in maniera diversa non hanno il coraggio di dirlo perché non li fanno lavorare”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervenendo nelle scorse settimane a Catania nel corso di un comizio.

 

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