Contesta la proclamazione di Carlo III, un uomo arrestato a Londra. E’ polemica nel Regno Unito

13 Set 2022 19:23 - di Redazione

Non mancano nel Regno Unito in lutto per la morte di Elisabetta le polemiche per gli arresti di militanti che hanno protestato durante le manifestazioni pubbliche, fischiato ai membri della famiglia reale e agitato cartelli contro la monarchia. L’azione repressiva della polizia sta provocando le proteste di avvocati, attivisti per la libertà di espressione e anche politici che chiedono alle autorità di rispettare i diritti di chi ritiene che la morte della Regina debba aprire la strada alla fine della monarchia.

Tra i ‘trend’ di Twitter oggi c’e’ l’hashtag ‘NotMyKing’, non è il mio Re, che era lo slogan scritto sul cartello di un dimostrante trascinato via dalla polizia ieri a Londra, secondo quanto testimoniato da un video. “Nessuno dovrebbe essere arrestato solo per il fatto di esprimere posizione repubblicane”, ha affermato Zarah Sultana, deputata laburista che considera “straordinario, e scioccante, che vi sia il bisogno di dire questo”.

I primi arresti si sono avuti domenica, quando ad Oxford la polizia ha arrestato un 45enne che ha gridato “chi lo ha eletto” mentre veniva letto il documento di proclamazione di re Carlo. Anche ad Edimburgo una 22enne è stata arrestata di fronte alla cattedrale di St Giles, dove si svolgeva la veglia al feretro della Regina, per aver protestato con un cartello contro “l’imperialismo”.

“Arrestare persone per slogan repubblicani, anche se fatto in modo deliberatamente provocatorio, è una cosa profondamente non britannica – ha detto Daniel Hannan, della Camera dei Lord – mi preoccupa il fatto che la polizia stia diventando più autoritaria e, cosa peggiore, una parte dell’opinione pubblica ne sia contenta”.

Da Twitter uno dei video che hanno suscitato polemiche

 

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