Bestemmie e parolacce: il parroco chiude i campetti dell’oratorio ai ragazzi. Il vescovo: ha ragione

21 Set 2022 15:55 - di Emanuele Valci
bestemmie parolacce

Bestemmie e parolacce, la misura è colma. Il vescovo di Frascati Raffaello Martinelli appoggia al cento per cento il gesto simbolico del parroco di San Giuseppe a Cocciante. Nel quartiere molto popolato di Frascati, infatti, il parroco ha regolamentato gli ingressi ai campetti di calcio dell’oratorio. Ha preso la decisione per arginare la maleducazione di tanti ragazzi. «Non siamo per la repressione ma per la prevenzione. In questo caso», osserva all’Adnkronos il vescovo di Frascati, «i campetti per la verità non sono stati chiusi. L’ingresso è stato regolamentato: si entra dalle 16 alle 19.30. Un gesto simbolico per responsabilizzare anche la comunità degli adulti. Se ci fossero genitori disponibili nel dopo lavoro o anche pensionati si potrebbe aprire anche di più».

«Dai ragazzi solo bestemmie e parolacce»

Da tempo, racconta all’Adnkronos don Franz Vicentini, i ragazzi entravano a tutte le ore, anche scavalcando le reti: «Bestemmie, parolacce, danni alle cose. Mi sono detto: creiamo il problema per risolverlo». Da qui la decisione del sacerdote di mettere regole chiare. «Oggi i valori sembra che non ci siano più. Nella fattispecie», racconta, «ci sono questi campetti dove io voglio che i ragazzi giochino ma devono avere un comportamento: non devono bestemmiare, non devono lasciare immondizia per terra, non devono mettersi le mani addosso. Non devono scavalcare. Devono chiedere il permesso. E poi ho chiesto alla comunità che ci siano degli adulti. Come si regolano le scuole alle entrate e uscite dei ragazzi, così deve essere anche per il nostro campo».

«Sulla maleducazione non abbasso la guardia»

Il sacerdote, per arginare la maleducazione non intende abbassare la guardia: «Ho dei valori, sono cresciuto in oratorio e questi valori ho il dovere di trasmetterli anche ai ragazzi che vengono qui. Tante volte usare il pugno duro non è essere cattivo ma fare capire che si sta sbagliando. Ho avuto anche danni alle porte, alle reti, alle recinzioni, rotti i vetri della chiesa perché tirano pallonate per noia». Il vescovo Martinelli osserva: «Io sarei per tenere anche le chiese aperte 24 ore su 24. E il sabato fino a mezzanotte la cattedrale, in estate, resta aperta. Serve però responsabilità e rispetto del bene comune. Un po’ di educazione civica anche nelle famiglie non guasta».

Stop a bestemmie e parolacce, l’incontro con la comunità

Il sacerdote incontra la comunità. Con regole chiare: «Per entrare ai campetti di San Giuseppe bisogna avere il permesso del parroco o della segreteria parrocchiale. Gli orari sono dalle 16 alle 19.30 estate e inverno. Troppo facile sparare su comune, parrocchia, Stato. Tu che fai per migliorare? È un bene comune. Io non sono un folle, ho creato il problema per risolverlo». Chiude il vescovo: «La maleducazione c’è ovunque purtroppo, non è che si possono innalzare muri per arginarla ma chiedere più responsabilità è sacrosanto».

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