Berlusconi debutta su Tik Tok con lo stesso look del ’94: è la strategia della Coca-Cola (video)

1 Set 2022 13:40 - di Davide Ventola
Berlusconi, Tik Tok

Silvio Berlusconi sceglie di presentarsi con il look del ’94 per il suo debutto su Tik Tok. Una scelta che ha scatenato le ironie della rete e di qualche autore satirico, ma che in realtà è una strategia che mantiene lo stesso marchio, come i grandi brand insegnano, dalla Coca-Cola in poi.

“Ciao ragazzi – dice il Cavaliere – eccomi qua! Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale di Tik Tok…”. Per il suo debutto in video su Tik Tok, la piattaforma social frequentata per lo più da giovani, Silvio Berlusconi non cambia look, scegliendo un out fit più casual. Ma si presenta sfoggiando il tradizionale doppiopetto blu, in stile ‘discesa in campo’: cravatta in tinta, camicia azzurrina per ‘bucare’ il video, con spilletta di Fi sul bavero della giacca. Anche la scenografia è quella del ’94: il Cav è seduto alla scrivania dello studio di Arcore, alle spalle la libreria, le foto di famiglia, in primo piano tricolore e simbolo del partito azzurro.

L’ex premier appare più sorridente del solito, il tono della voce è più forte, non manca la battuta sull’età: ”Su questa piattaforma voi ragazzi siete presenti in oltre 5 milioni e il sessanta per cento di voi ha meno di trent’anni. Soffro di un po’ di invidia, ma mi faccio ugualmente tanti complimenti…”.

Su Tik Tok solo un coinvolgimento empatico non di contenuti

Per il sondaggista Renato Mannheimer la scelta di Berlusconi e di altri leader di andare anche su questa piattaforma social, è corretta: “Hanno fatto bene alcuni politici a scegliere di fare campagna su Tik tok o altri social, letti dai giovani più dei quotidiani. Ma la campagna avviata serve più che a conquistare voti nuovi a stimolare la curiosità delle nuove generazioni ed a rafforzare le posizioni di chi ha deciso di votare. Tik tok spiega con messaggi brevi, non entra nel merito dei contenuti”.

“Ci attendiamo una partecipazione al voto dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni che non supererà il 60%, generale tra il 65 e il 68%. Tra i giovani nettamente il primo partito sarà quindi quello dell’astensione, che conquisterà almeno il 40%. Instagram e Tik tok possono portare qualcosina in più, ma non si va oltre questo”. Lo dice all’Adnkronos il sondaggista Fabrizio Masia che aggiunge: “Chiaro che i partiti li usino per portarli al voto, ma il coinvolgimento è più empatico che sui contenuti, usando un linguaggio fatto di sketch”.

 

 

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