Letta candida “mister Forbici” Carlo Cottarelli, il tecnico più odiato dai suoi alleati di sinistra

10 Ago 2022 14:24 - di Marta Lima

“La differenza della nostra idea del Paese con quella della destra è radicale, quella idea non è la nostra. E’ una idea pericolosa per il futuro del Paese perchè l’Italia non ha nulla a che vedere con l’Ungheria e la Polonia ma è il centro dell’Europa”. Esibisce la solita solfa, Enrico Letta, presentando la candidatura da Carlo Cottarelli, sempre la storia della destra pericolosa e dei rapporti con i sovranisti europei della candidata a premier del centrodestra. Ma intanto, per spaventare lui un po’di elettori, soprattutto quelli che voteranno da sinistra la coalizione guidata da Letta, schiera Cottarelli, un economista fedelissimo di Monti e Draghi, che negli anni dei tecnici, e anche dello stesso Letta premier, fu incaricato di tagliare la spesa pubblica con quell’operazione, fallimentare, denominata “spending review”. Tagli agli sprechi del welfare, dei Comuni, alle pensioni… Tutto ciò che a sinistra, da Bonelli a Fratonanni, scatena l’orticaria.

Letta e Cottarelli, un binomio che mette in crisi la sinistra

“Ho accettato, ed è un grande onore, l’offerta di Pd e +Europa di essere candidato comune alle prossime elezioni”, ha annunciato Carlo Cotteralli collegandosi alla conferenza stampa di Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Enrico Letta. Il segretario del Pd si dichiara convinto che “il risultato sarà ottimo”. L’obiettivo che abbiamo è quello di continuare la crescita, che per quanto ci riguarda è cominciata tempo fa, insieme a compagni di viaggio con cui è un piacere lavorare”.

Ma cosa ne pensano la Sinistra italiana e i Verdi, non esattamente in linea con l’impostazione liberale e mercatista di Cottarelli? Il diretto interessato ostenta sicurezza e parla anche dello strappo con i moderati, a lui certamente più vicini. “Mi è molto dispiaciuto che non sia stato possibile portare avanti in modo unitario con Azione un percorso comune, ma guardiamo avanti. Anche se su strade elettorali diverse credo sia comune la visione progressista del mondo. Spero che da ora vedremo tutti come avversario chi porta avanti quella visione conservatrice che noi non condividiamo”, ha spiegato l’economista.

Calenda, estimatore di Cottarelli, fa però notare:”Il patto con i Verdi e SI contraddice tutto quello che ha sempre detto Cottarelli. Ma va bene così”.

 

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