Berlusconi: «Se vincono, i signori della sinistra faranno la stessa fine del governo Prodi»

5 Ago 2022 16:04 - di Fulvio Carro
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Sulla campagna elettorale in corso «non ho impressioni buone. È una brutta campagna in cui solo noi stiamo puntando sulle cose concrete da fare. La sinistra è concentrata sul modo migliore di non far vincere quella che definisce la destra. Per questo chiamano insieme le forze più diverse, con una squadra contradditoria in cui non possono decidere nulla di concreto senza dividersi». Lo dice Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio Monte Carlo. «non possono che demonizzare insultare, attaccare. Se vincono finirà come con il governo Prodi, caduto in breve tempo per le troppe contraddizioni».

Berlusconi: non accetteremo mai la patrimoniale

«I signori della sinistra hanno sempre in testa la patrimoniale. Noi non l’accetteremo mai, né sulla casa né per la tassa di successione. Vogliono solo tassare chi ha onestamente guadagnato con il proprio lavoro. Con noi al governo ci sarà la lotta all’oppressione fiscale, noi introdurremo la flat tax per rimettere in moto l’economia».

Le pensioni sono una priorità per il centrodestra

Per Berlusconi toccherà intervenire «in primis sulle pensioni. Oggi molti sono costretti a vivere di stenti. Bisogna aumentare tutte le pensioni, di anzianità e invalidità. Portarle almeno a mille euro al mese per 13 mesi. Non si può vivere con meno. La vecchiaia deve essere dignitosa e serena. La stessa attenzione va riservata ai giovani, con contratti di praticantato e primo impiego ad almeno mille euro», con una «totale detassazione per i datori di lavoro». Altro punto del programma di centrodestra, «sterilizzare l’Iva sui prodotti di primo consumo».

Il regime di autorizzazioni preventive

Per il Cavaliere occorre «abolire il regime di autorizzazioni preventive, a chi vuole costruire una casa o aprire un’attività». Basterà «mandare una lettera al proprio Comune, certo rispettando le leggi e le regole. O scatteranno sanzioni che possono diventare anche molto serie».

Berlusconi: flat tax al 23 per cento

«Introdurremo una flat tax al 23% per rimettere in moto l’economia e l’occupazione. “Nuovo miracolo italiano” non è uno slogan. Questo è il Paese che amo. Per il Paese che amo sento la responsabilità di stare ancora in campo». Occorre portare avanti un programma incentrato su «meno tasse, meno burocrazia, più sicurezza e libertà».

Mai venuta meno l’unità di fondo della coalizione

«Abbiamo avuto certamente qualche divergenza con gli alleati. Ma non è mai venuta meno l’unità di fondo del centrodestra. Siamo l’unica forza liberale, cattolica, europeista e atlantista», ha ribadito Berlusconi. «Con il programma prendiamo un solenne impegno con gli elettori».

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