Rampini strepitoso: definisce gli ecologisti dei “radical chic”. E la De Gregorio prende d’aceto (video)

29 Lug 2022 15:40 - di Gabriele Alberti
Rampini De Gregorio

Federico Rampini che sfoga tutto il suo livore contro “i radical chic” davanti a una incredula Concita De Gregorio vale il prezzo del biglietto, come si usa dire. L’intemerata virulenta dello scrittore ed editorialista del Corriere, nasceva dauna  visione a lui indigesta. Sono tornati in piazza i cosiddetti “gretini”, il movimento Fridays for Future, in particolare a Torino, a tenere desto il tema-ambiente. Se ne stava parlando a  In Onda, su La7,  il programma condotto da David Parenzo Concita De Gregorio; quando i conduttori danno la parola a Federico Rampini,  ospite in collegamento. Uno scatenato. Da applausi il suo intervento nel quale ha puntato il dito contro il movimento ecologista da lui definito “radical-chic” facendo sbiancare Concita, la quale  si sente sovente chiamata in causa da questa definizione. Di recente reduce da un bombardamento social per una sua frase “snob”.

Rampini scatenato: “Gli ambientalisti radical chic hanno portato alla fame lo Sri Lanka”

Non è un pazzo l’editorialista e inviato. La sua critica a un movimento fatto di slogan e di poca aderenza alla realtà nasce dagli effetti nefasti che tale visione ideologica può provocare.  Spiegava Rampini: “Parliamo di giustizia sociale. Lo Sri Lanka, uno dei paesi più poveri del mondo, in questo momento è letteralmente alla fame: ci sono state rivolte di massa, non hanno da mangiare”. Come mai? Perché – ha spiegato- qualche anno fa i loro governanti ebbero la buona idea di seguire i consigli di ambientalisti occidentali radical-chic. Che consigliarono di convertire l’agricoltura a metodi agrobiologici”.

Rampini: “visioni dissennate degli ecologisti radical chic”

I “consigliori” hanno contribuito a portare alla fame il Paese: “Sono crollati i raccolti e non c’è più da mangiare in Sri Lanka. Questo il movimento ecologista radical-chic ce l’ha sulla coscienza”. Il dramma vero è che nessuno addrizza la rotta o riconosce di avere sbagliato ad applicare certi schemi in contesti sbagliati. Il movimento ecologista “non ne parla – dice un Rampini scatenato-. Non fa i conti con i propri errori, con le proprie visioni dissennate ispirate da una ideologia apocalittica e da slogan che non hanno nulla a che vedere con la realtà“. Da applausi la sua analisi.

Siparietto “acido” tra Rampini e Concita

Concita De Gregorio, dopo la terza volta che Rampini usa l’espressione “radical chic” si risente affermando di “dissociarsi” da questa definizione con cui si definisce l’atteggiamento di certa sinistra. Rampini la ribadisce, ne nasce un siparietto simpatico, un botta e risposta velenosetto. “Io prendo le distanze soltanto dalla definizione di radical-chic, a prescindere”. E Rampini: “L’agricoltura agrobiologica in Sri Lanka è molto radical-chic”. Ma la De Gregorio – bisogna dire signorilmente – non demorde e tenta di spiegare: “Io la trovo una formula ormai che ha superato la saturazione e il limite dell’accettabilità“. Allora Rampini una un’altra definizione “sorella” da spiattellarle davanti. “E allora diciamo snob? Radical-snob? Ambiental-snob? Come quando Greta attraversa l’Atlantico in barca a vela, il culmine dello snobismo”, conclude uno strepitoso Rampini. Che sotto sotto, immaginiamo, ha goduto nell’avere colto nel segno.

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