Immigrazione senza tregua, a Lampedusa altri 150 sbarchi nella notte. Il pericolo di nuove rotte

20 Lug 2022 9:19 - di Eugenio Battisti

Per la Sicilia non c’è tregua, il turismo è a rischio per la nuova ondata migratori. A Lampedusa si registrano ancora nuovi sbarchi.  Dopo i 101 migranti giunti ieri con cinque differenti approdi, altri 149 hanno raggiunto l’isola tra la notte e l’alba. La prima carretta del mare con a bordo 14 tunisini, tutti uomini, è stata intercettata a 23 miglia dalle coste dell’isola. Dagli uomini della Capitaneria di porto. Che a 26 miglia hanno rintracciato un secondo barchino con 22 persone. Tra loro anche 9 donne e 3 minori. Dopo il trasbordo sulla motovedetta della Guardia costiera le imbarcazioni sono state lasciate alla deriva.

Lampedusa, sbarchi senza fine: altri 149 nella notte

Arrivano dalla Tunisia i 17 migranti che intorno alle 3.30 hanno raggiunto il molo Favaloro su un’unità della Capitaneria di porto. Viaggiavano su un barchino di circa 5 metri intercettato a 28 miglia dalla più grande delle Pelagie. Gli ultimi in ordine di tempo a raggiungere l’isola sono stati 96 migranti provenienti da Egitto, Sudan, Eritrea, Pakistan, Bangladesh, Marocco ed Etiopia. Tra loro anche 17 donne e 4 minori. Dopo un primo triage sanitario sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola. Ormai al collasso.

Il boom turistico resta un sogno

Chi sognava per la Sicilia il boom turistico dopo due anni di pandemia deve ancora aspettare. Pochissimi italiani, qualche europeo, molti americani ma soprattutto bengalesi (5.803 dall’1 gennaio ad oggi), egiziani (5.770) e tunisini (5.656). Turisti per caso. Turisti a spese degli italiani.  L’estate siciliana ma anche quella calabrese e sarda, infatti, sta registrando l’incremento, già purtroppo annunciato, di numerosi sbarchi. Ma soprattutto di nuove rotte intraprese dai clandestini. Alle isole siciliane Pelagie, con Lampedusa in testa, si sono aggiunte Pantelleria e Marettimo (una delle isole Egadi di fronte Trapani), solo pochi giorni fa. Mentre in Sardegna la zona del Sulcis sta registrando arrivi quotidiani. A preoccupare anche la situazione nella Calabria sud-orientale.

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