Il Papa smentisce le dimissioni: «Mai passate per la mente!». L’aborto? «Come assoldare un sicario»

4 Lug 2022 12:29 - di Natalia Delfino
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«Ma non mi è mai passato per la mente. Non per il momento, non per il momento. Veramente!». Papa Francesco ha liquidato così le ipotesi di sue dimissioni in occasione del prossimo viaggio a L’Aquila, città accostata a Celestino V, che si dimise nel 1294. Non che il Pontefice non contempli la possibilità nel caso in cui le condizioni di salute non gli consentissero più di occupare efficacemente lo scranno di Pietro, ma si tratta di un ragionamento, allo stato, totalmente teorico, rispetto al quale si rimette alla volontà di Dio.

Il Papa smentisce dimissioni e tumore: «Un pettegolezzo di corte»

Intervistato dalla Reuters, infatti, Francesco ha chiarito di non formulare supposizioni su quando potrebbe avvenire. «Non lo sappiamo. Dio lo dirà», ha detto, rispondendo a una domanda sul tema e smentendo anche le voci secondo le quali, un anno fa, quando fu operato al colon, gli era stato trovato un tumore. «L’operazione è stata un grande successo», ha detto, aggiungendo con una risata che «non mi hanno detto nulla» sul presunto cancro, voce che ha licenziato come «pettegolezzo di corte».

L’aborto? «Come assoldare un sicario»

Bergoglio, quindi, è tornato a concentrarsi sui temi d’attualità, dall’aborto alla guerra. A proposito della recente sentenza della Corte Suprema Usa sul diritto all’aborto, Francesco ha detto di rispettare la decisione, ma di non avere informazioni sufficienti per parlarne da un punto di vista legale. Quanto all’interruzione di gravidanza, però, Francesco ha spiegato: «Chiedo: è legittimo, è giusto eliminare una vita umana per risolvere un problema?». Quindi il Papa è tornato a usare un paragone che aveva già usato più volte in passato, parlando dell’aborto come dell’«assunzione di un sicario».

«Ora è possibile andare in Ucraina, ma la prima cosa è andare a Mosca»

Quanto alla guerra, il Pontefice ha chiarito che «vorrei andare in Ucraina, e prima volevo andare a Mosca». «Ci siamo scambiati messaggi su questo perché ho pensato che se il presidente russo mi avesse dato una piccola finestra per servire la causa della pace…», ha raccontato il Pontefice, aggiungendo che «ora è possibile, dopo essere tornato dal Canada, è possibile che riesca ad andare in Ucraina». Ma, ha ribadito, «la prima cosa è andare in Russia per cercare di aiutare in qualche modo, ma mi piacerebbe andare in entrambe le Capitali».

 

 

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