Grano, Patuanelli: “C’è una guerra del prezzo”. Il sindaco di Melitopol: i russi ce ne rubano tonnellate

10 Giu 2022 19:06 - di Alessandra Parisi

Allarme grano. Resteremo senza pane e pasta? C’è il serio rischio di una carestia prodotta da Mosca e dai Paesi da cui dipendiamo? “La crisi ucraina ci ha messo duramente di fronte alla interdipendenza alimentare tra tutti i paesi del mondo. Il grano è diventato un elemento chiave del conflitto”. Lo dice Luciano Violante, ex presidente della Camera oggi numero uno di “Leonardo”, al convegno sull’agricoltura al Politecnico di Bari. “Evidentemente dobbiamo produrre meglio e di  più. Questi obbiettivi non potranno essere raggiunti, questa è la nostra tesi, senza una forte intensificazione del ricorso alle tecnologie digitali“.

Patuanelli: non c’è guerra del grano ma guerra del prezzo

Il ministro Stefano Patuanelli, invece, mette in guardia dalle parole sbagliate. “È  strumentale parlare di guerra del grano. Oggi abbiamo una guerra del prezzo del grano, le quantità non ci mettono in difficoltà. La proiezione a livello globale non ci desta particolare preoccupazione”, dice il titolare grillino dell’Agricoltura. “Mentre desta molta la speculazione finanziaria che sul grano si sta facendo. Il grano, una grande commodities come lo sono altre produzioni cerealicole. Io ritengo che dobbiamo confermare il valore della distintività delle produzioni agroalimentari che ha il nostro Paese” .

Di Maio: serve un’azione congiunta con l’Onu

Sul terreno scivoloso della crisi del grano non manca il verbo di Di Maio che da Napoli chiede “un’azione collegiale con a capo le Nazioni Unite. La comunità internazionale deve far vedere alla Russia che sta tutta dalla stessa parte. Quella cioè del popolo ucraino ma anche di tutti i popoli che stanno soffrendo in questo momento l’insicurezza alimentare. Pperché il grano non esce dai porti ucraini”. Se non interveniamo il prima possibile – aggiunge il ministro degli Esteri – avremo decine di migliaia di migranti in più dall’Africa che verranno in direzione europea. La sicurezza alimentare non è un tema che riguarda fortunatamente i paesi europei. Qui aumentano i prezzi delle famiglie ma le derrate alimentare si trovano. Il problema del grano in Africa che scaturisce dal blocco militare delle navi russe al largo dei porti ucraini. Che non stanno facendo uscire 30-40 milioni di tonnellate di grano, può provocare nuovi colpi di stato in Africa. Proliferazione di organizzazioni terroristiche e migrazioni. Dobbiamo intervenire. Abbiamo sostenuto il tentativo di dialogo in Turchia, non sembra aver portato immediatamente dei risultati“.

Il sindaco di Melitopol: i russi rubano il nostro grano

Intanto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, annuncia che gli  occupanti russi trasportano il grano in treno dalla regione di Zaporizhia alla Crimea. “Oggi – ha spiegato – ci sono clamorosi furti di grano, iniziati più di un mese fa. Ma la portata del furto era completamente diversa. Venivano mandate in Crimea circa 20-30 auto piene di grano al giorno. Oggi hanno iniziato a portarlo via con i treni. Si stanno anche preparando a rubare il nuovo raccolto. Il nostro compito è registrare tutto ciò che sta accadendo. Secondo i nostri dati, a partire dal 7 giugno, la Russia ha rubato circa 500.000 tonnellate di grano ucraino per un valore di 100 milioni di dollari“.

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