Br, Scalzone esulta per il no all’estradizione: «Finita la battaglia contro compagni murati vivi»

30 Giu 2022 18:01 - di Michele Pezza
Scalzone

Li definisce «profughi d’Italia» o, in alternativa, «ultimi target di una volizione forcaiola». Chi sono? Semplice: «Le compagne e i compagni» di Oreste Scalzone, già leader di Potere Operaio, uno dei tanti a sinistra cui una parola chiara di condanna verso gli ambienti del terrorismo comunista è rimasta sempre strozzata in gola. Figuriamoci, perciò, se non gioisca ora che la Francia ha negato l’estradizione dei dieci ex-Brigatisti rossi arrestati nell’aprile del 2021 nell’ambito dell’operazione Ombre rosse. Tra questi, anche Giorgio Pietrostefani, già Lotta Continua. Lui è l’esecutore materiale dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, ucciso a Milano la mattina del 17 maggio di cinquant’anni fa.

Scalzone è stato il leader di Potere Operaio

Ma per Scalzone, tutto questo è consegnato alla storia. Dipendesse da lui, avrebbe già cancellato tutto con un bel colpo di spugna. «Si, dopo 40 anni – si legge nel post sul suo profilo Fb -, la battaglia contro ogni estradizione di compagni e compagne “profughi d’Italia” di quel teatro di sovversione, insurrezioni e contro-insurrezioni, termina con l’aver strappato gli ultimi target di una volizione forcaiola a un destino di esseri viventi murati vivi. Finita questa battaglia, ma da domani si ricomincia. Senza tregua, dunque». Capito? «Murati vivi».

La solita tesi dei “compagni che sbagliano”

Evidentemente, a Scalzone poco importa che i “graziati” dalla decisione della Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi siano terroristi, gente che ha versato l’altrui sangue, spedendo sotto terra propri simili in nome di un delirio ideologico. Gli importa molto di più se lo Stato stia a ancora lì ad invocarne la estradizione. Non per «volizione forcaiola», come lui sostiene. Ma, più semplicemente, per restituire giustizia alla vittime dei loro delitti. Una giustizia che la Francia continua a negare in omaggio a quella “dottrina Mitterrand“, che Macron sembrava disposto ad abiurare ma che invece ancora lì a proteggere assassini e terroristi in nome di una complicità tutta goscista che deve piacere molto a Scalzone. Ci chiediamo solo fino a quando.

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