Letta insiste con la sua strampalata idea di democrazia: la destra non può andare al governo

27 Mag 2022 19:41 - di Federica Parbuoni
destra letta

Non perde occasione, Enrico Letta, per illustrare quale sia il suo concetto di democrazia. Impegnato in un incontro elettorale a Sesto San Giovanni insieme al leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, il segretario del Pd ha avvertito che «noi sappiamo benissimo cosa vorrebbe dire se noi non fossimo in grado di costruire una coalizione larga e vincente: l’alternativa non sarebbe Draghi, no. Sarebbe il primo vero governo della destra guidato da Salvini o Meloni. Il che rendere renderebbe il nostro Paese un’eccezione in Europa».

L’ossessione dei democratici per la destra

Ora, al di là della mappatura politica europea piuttosto personale di Letta, nella quale i governi di destra e centrodestra europei non trovano asilo, ciò che emerge è la solita idea della sinistra per cui la priorità è bloccare l’avversario, non portare le proprie idee al governo del Paese. Così anche le divisioni interne si devono mettere da parte non per fare sintesi di un pluralismo delle idee che pure esiste all’interno di ogni schieramento, ma per raggiungere l’obiettivo di azzoppare la democrazia dell’alternanza.

Letta: «Noi con FdI non abbiamo nulla a che fare»

«Noi sappiamo che l’alternativa alle politiche sarà tra noi e le destre. E per essere vincenti dobbiamo essere uniti, coesi e credibili nei rapporto tra di noi: mai più grandi coalizioni in cui lotte interne hanno distrutto la sinistra e il centrosinistra del passato, mai più», ha avvertito Letta, sottolineando poi che «noi con FdI non abbiamo nulla a che fare e mai avremo nulla a che fare, mai nessuna forma di alleanza di nessun tipo». «Lo dico – ha aggiunto – perché ogni tanto sui giornali leggo cose strampalate e non voglio ci siano dubbi».

Il programma Pd? Ddl Zan e legge sulla cittadinanza…

Del resto, se dal contro ci si sposta al pro – ovvero se dall’ossessione per la destra, anzi “le destre”, ci si sposta ai programmi – resta davvero poco. «Noi l’anno prossimo faremo una coalizione insieme per battere le destre, vinceremo e daremo all’Italia un governo democratico e progressista per un’Italia moderna e inclusiva, quella in cui vogliamo vivere domani», ha detto Letta in un crescendo. Bene, ma in pratica per fare cosa? Il ddl Zan. «Io non ne posso più – ha lamentato il segretario Pd – di sentire, ogni volta che noi facciamo un atto per rilanciare il ddl Zan, il solito ritornello “ma occupatevi di lavoro”. Diritti civili e sociali – ha rivendicato – vanno insieme, sono il cuore del Paese che noi amiamo, un Paese che deve avanzare sui diritti civili». La legge sulla cittadinanza, l’altra priorità dem, invece Letta punta a ottenerla «entro la fine della legislatura».

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