Ammazza e quanto rosica! Andrea Scanzi sclera contro la Meloni dopo il trionfo di Milano

3 Mag 2022 16:15 - di Marzio Dalla Casta
Scanzi

«Video trucido», «torta rancida», «poracciata caciottara», «leader paracula», «ciliegina coatta» e, infine, «convention stitica». Chi fosse interessato a godersi una pagina di giornalismo con le opinioni (ad esser buoni) al posto dei fatti, è pregato di leggere l’articolo di Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano oggi in edicola. Il bersaglio del giornalista, manco a dirlo, è una Giorgia Meloni uscita troppo trionfatrice dalla “tre giorni” milanese. Non va bene. Di più: un vero pugno nello stomaco per un antipatizzante come lui, abituato a colpire i suoi nemici a raffiche di ismi (fascismi, sovranismi, populismi). Infatti quando non li trova, va in crisi di astinenza e dà di matto.

Scanzi vomita insulti contro FdI

Anche qui colpa della Meloni che invece di illividirsi per la domanda rivolta da un simil-Scanzi ad un militante di FdI che indossava una maglietta scura («è un omaggio alle camicie nere?»), invece di sclerare – dicevamo – ha improvvisato una gag tutta mimica e zero parole, ma che è valsa più di cento comizi. Il vero Scanzi l’ha capito e piuttosto che attaccarsi al tram dei suoi desideri ha sclerato lui, fino a vomitare la prosa dell’articolo di cui sopra. Eccola: «Una sorta di trionfo parossistico della poracciata caciottara, con la Meloni che ridicolizzava il problema-fascismo e il pubblico che applaudiva eccitatissimo». Orrore!

Un marcotravaglio che non ce l’ha fatta

In realtà, il più eccitato di tutti è proprio Scanzi, che manco ha realizzato come la gag inscenata dalla capa della destra italiana non intendesse affatto ridicolizzare «il problema-fascismo» (ma esiste?) bensì l’ignoto simil-Scanzi intenzionato a spacciare per cimelio del Ventennio la maglietta scura di un delegato. Immaginate quanto sarebbe diversa (e migliore) l’Italia se il cronista del Fatto Quotidiano avesse stigmatizzato quel modo di fare giornalismo e non la risposta della Meloni. Bello e impossibile, tuttavia. Scanzi è una stella fissa dell’infotainment: l’anti-melonismo gli serve come red-pass per accedere ai salotti tv del giro che conta. Già, senza quelli sarebbe solo un marcotravaglio che non ce l’ha fatta.

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