Sparatoria a New York, 16 feriti, nessuno in fin di vita. Caccia a un uomo di colore alto 1 metro e 65

12 Apr 2022 19:51 - di Stefania Campitelli

Atto di terrorismo. Almeno 16 feriti, nessuno in fin di vita. Sono le notizie ufficiali che emergono dalla conferenza stampa “mordi e fuggi” che la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha tenuto a poche ore dalla drammatica sparatoria alla metro di Brooklyn (ore 8,3o locali). Il sospettato era su uno dei convogli del treno in entrata nella stazione. Indossava una maschera antigas e un giubbino rosso fluorescente. Ha lanciato un lacrimogeno. E poi ha aperto il fuoco dentro e fuori, sulla banchina. Ora è caccia all’uomo. Si cerca un uomo di colore, afro-americano, alto circa 1,65, vestito da operaio per confondersi con gli operatori della metropolitana della Grande Mela.

New York, si indaga per terrorismo, 16 feriti

Su twitter, prima di recarsi sul posto, la governatrice dello Stato di New York aveva rassicurato di essere stata informata della “situazione”. “I primi soccorsi sono sul posto – ha scritto – e lavoreremo con la Metropolitan Transportation Authority e la polizia di New York. Per dare aggiornamenti mentre le indagini continuano”. Se la dinamica è conosciuta, nulla si sa sul movente dell’atto terroristico. ”Nessun movente è escluso,  non conosciamo le motivazioni dell’aggressione, ma stiamo indagando. E seguendo diverse piste”. Così il capo della polizia di New York Keechant Sewell. nel corso del breve incontro con i giornalisti. ”Non sappiamo nemmeno perché l’aggressore indossasse una pettorina. Come quelle che si indossano nei cantieri edili. I fatti sono in evoluzione. Nelle prossime ore si terrà un’altra conferenza stampa”. In serata è stata recuperata una pistola nella metropolitana di Brooklyn, probabilmente quella che ha sparato. Lo riferisce la Cnn citando due agenti delle forze dell’ordine a condizione di anonimato.

La governatrice: l’aggressore è ancora in fuga

”L’aggressore è pericoloso ed è ancora in fuga”, ha aggiunto Kathy Hochul, ringraziando i primi soccorritori, il guidatore del convoglio e la polizia federale. Ha chiesto la massima collaborazione ai cittadini. Per trovare l’attentatore. E mettere fine alla scia di violenza che sta caratterizzando sempre di più la metropoli statunitense. “Vogliamo tornare al più presto alla normalità”, ha aggiunto, “niente più crimini”.

Il fumo nel vagone, il panico, il fuggi fuggi

Il fumo nel vagone si è sviluppato subito dopo che è stato fatto l’annuncio che il treno ritardava l’ingresso alla stazione della 36esima. A Sunset Park. Poco dopo i colpi che “io pensavo fossero petardi. E grazie al cielo mi sono riparato dietro un sedile”, ha raccontato alla Cnn Yav Montano. Testimone della sparatoria della metropolitana di New York. “Ero alla testa del terzo vagone. E  tutto è successo nel fondo. Non appena il fumo ha iniziato a svilupparsi, la gente ha iniziato a muoversi verso la testa del vagone”. A questo punto qualcuno ha cercato di aprire la porta che portava all’altro vagone ma era bloccata. “C’era sangue sul pavimento, un sacco di sangue sul pavimento”, ha detto ancora Montano. “Tutto quello che ho visto sono persone che si sono schiacciate l’una sull’altra. Per cercare di arrivare alla porta che era bloccata. Tanto panico. Ma grazie al cielo il treno si è mosso verso la stazione e la gente è uscita di corsa dal vagone”. Poteva essere una strage.

La polizia di NY setaccia i tunnel della metro

Il dipartimento di polizia di New York sta setacciando i tunnel della metropolitana di New York alla ricerca dell’uomo che  ha sparato. Il presidente Joe Biden, proprio ieri, aveva lanciato una stretta sulle armi contro la violenza in aumento negli Stati Uniti. Biden – fa sapere la Casa Bianca – è in continuo contatto con il sindaco Eric Adams. Che ha il Covid. La sparatoria ha causato allarme anche in altre città americane, dove la sicurezza è stata rafforzata e in particolare a Washington.

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