Multa di 100 euro a una donna napoletana perché non risulta vaccinata. Ma è morta nel 1999

9 Apr 2022 20:15 - di Penelope Corrado
non vaccinata morta

Non si è vaccinata e per questo motivo il ministero della Salute l’ha segnalata per la multa da cento euro: multa che è arrivata puntualmente al recapito della donna napoletana. Una multa che Domenica Di Stefano non potrà mai pagare, perché è morta nel 1999, in un incidente stradale ad appena 23 anni.

A ricevere la multa mamma Carmela, 88 anni, che ha visto riaprirsi con questo errore burocratico una nuova piaga sulla figlia morta in un incidente. Al sito web del Corriere, il cognato della signora Di Stefano racconta: “La sorella di mia moglie è deceduta nel 1999 per un incidente, avrebbe compiuto 51 anni e per questo ha ricevuto la multa per relativa alla terza dose di vaccino nonostante per ovvie ragioni non avesse fatto né la prima né la seconda. È stato anche uno choc psicologico perché ha riaperto una ferita mai rimarginata per quella gravissima perdita. Mia cognata risiedeva a Napoli ed è mancata a 28 anni, poco prima del matrimonio. Al momento cerchiamo di capire come rispondere a questa assurda richiesta. Con gli attuali sistemi elettronici che sono totalmente interconnessi queste cose non dovrebbero succedere”.

La multa alla donna napoletana morta nel 1999: una beffa atroce

L’atroce paradosso di questa vicenda? La famiglia di Domenica Di Stefano dovrà ora fare ricorso dimostrando della scomparsa della signora. L’Asl Napoli 1 ha infatti messo online a disposizione anche i moduli necessari per evitare la sanzione.  I familiari dovranno pure fare ricorso entro dieci giorni dalla ricezione della multa da 100 euro.

Un milione e 700mila i non vaccinati over 50

Le multe erano attese già da diverse settimane dai circa 1,7 milioni di over 50 non vaccinati, dato che l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per questa categoria risale a tre mesi fa. L’agenzia della Riscossione, a cui spetta l’invio della sanziona una tantum, è stata bloccata a lungo del ritardo nelle comunicazioni da parte del ministero della Salute degli elenchi delle persone che non risultano iscritte all’anagrafe vaccinale. Elenchi che, a giudicare dall’errore di Napoli, presentano delle falle clamorose.

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