“Ius scholae”, FdI e Lega fanno le barricate. Il Pd ammette: «La nostra è una battaglia in salita»

14 Apr 2022 16:52 - di Redazione
Ius scholae

Ius scholae, avanti adagio. Anche se dovrà superare la durissima opposizione non solo di Fratelli d’Italia ma anche della Lega, che lo considerano una sorta di surrogato dello Ius soli, obiettivo mai veramente abbandonato dal Pd. «Sappiamo che non sarà facile sia per l’ostruzionismo di Lega e FdI ma anche per i tempi limitati per fare il passaggio a Camera e Senato», ammette il dem Matteo Mauri dando una prima valutazione politica del cammino parlamentare dello Ius Scholae, su cui ieri ha cominciato a votare la commissione Affari Costituzionali della Camera. «È successo quello che ci aspettavamo con la Lega che si è messa completamente di traverso… ma noi ce la mettiamo tutta», ha aggiunto Mauri.

Ieri i primi voti in Commissione sullo “Ius scholae”

l parlamentare del Pd conta anche sull’apporto che potrebbe arrivare da Forza Italia che sullo Ius scholae si è sganciata dal centrodestra. Tanto è vero che tiene a precisare che il testo base messo in votazione «è solo un pezzo della nostra proposta». Comunque utile a raggiungere l’obiettivo di dare la cittadinanza italiana ai minori. Per FdI e Lega, invece, il vero scopo sotteso allo Ius scholae è «allevare futuri elettori per la sinistra di domani».

Leu: «Da centrodestra propaganda becera»

Una lettura contestata da Leu che attraverso il capogruppo a Montecitorio Federico Fornaro accusa i due partiti del centrodestra di «propaganda becera su un tema di diritti concreto, un’ingiustizia che va sanata». La questione, in realtà, è un’altra. E investe Draghi nella sua veste di garante della speciale e variopinta maggioranza che regge il suo governo. Già, il premier dovrebbe spiegare perché l’esecutivo rischia solo quando è il centrodestra a porre questioni e non anche quando lo fa la sinistra. È innegabile: se Salvini dice “no” a nuove tasse è un «irresponsabile» mentre se Letta dice “sì” allo Ius scholae ci fa fare una scelta di civiltà. Anche se si vede da lontano che è solo una bandierina da far sventolare sulla prossima  campagna elettorale.

 

 

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