Fisco, Draghi promette a Lega e FI una «soluzione condivisa». FdI: «Non si riduca a teatrino»

13 Apr 2022 12:48 - di Sveva Ferri
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Un incontro «positivo» e «costruttivo». Così Lega e Forza Italia hanno descritto il vertice con Mario Draghi, sul tema della riforma del fisco. All’incontro hanno partecipato anche il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e quello dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Lega e FI: «Positivo l’incontro con Draghi sul fisco»

L’incontro «si è svolto in un clima costruttivo e di grande collaborazione», hanno fatto sapere fonti di Lega e FI, aggiungendo di auspicare «che la legge delega sul fisco si possa approvare in tempi brevi», ma anche che «si opporranno a interventi legislativi che possano aprire la strada a un possibile aumento delle tasse sulla casa e sui risparmi». «Con questo stesso spirito – hanno fatto sapere ancora – i tecnici dei partiti e del governo lavoreranno, già a partire dalle prossime ore, per modificare il testo e individuare una soluzione condivisa, che garantisca i cittadini e assicuri al governo la possibilità di affrontare le emergenze del Paese».

Tajani: «Se si trova un accordo, non serve la fiducia»

L’appuntamento, ha spiegato Antonio Tajani, è per «dopo Pasqua». «Se si trova un accordo non serve la fiducia», ha aggiunto il coordinatore azzurro, chiarendo che «i tecnici si sederanno al tavolo per scrivere dei testi da sottoporre al governo e al centrodestra di governo per trovare una soluzione». Insomma, «stiamo lavorando». È stato poi Matteo Salvini, rivendicando la compattezza del centrodestra di governo, a riferire che «abbiamo trovato un’ampia disponibilità da parte di Draghi a risolvere i problemi». «L’importante è che ci sia la certezza che nessuno paghi un euro in più», ha aggiunto, rimandando anche lui a dopo Pasqua quando «si chiarisce definitivamente che non ci saranno nuove tasse». Quanto alla riforma del catasto, il centrodestra di governo ha rivendicato di non aver mai chiesto lo stralcio della norma, ma solo una modifica.

Salvini cerca la pace fiscale e attacca Lamorgese

Salvini, che secondo fonti del centrodestra di governo avrebbe anche fatto un passaggio sull’allarme sbarchi, «lamentando l’immobilità del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese», l’importante è «evitare testi poco chiari che rischiano di prestarsi a interpretazioni ambigue, anticamera di possibili aumenti di tasse». Il leader della Lega però non avrebbe nascosto la preoccupazione delle «resistenze da parte del Pd» sulla pace fiscale. «Spero che gli alleati momentanei di governo, come Pd e Cinque Stelle, la smettano – ha detto – con la provocazione quotidiana. Spero che nessuno abbia l’obiettivo dell’aumento delle tasse».

Letta ancora di traverso: «Fanno solo propaganda»

Le preoccupazioni del leader della Lega, però, trovano un riscontro nelle parole di Enrico Letta, secondo il quale sul fisco «oggi il centrodestra che sostiene Draghi fa propaganda e va a protestare su questioni su cui Draghi ha già chiarito tutto il chiaribile». «Noi incontriamo sindacati e imprese perché per noi la priorità è un prossimo intervento a sostegno dei salari, contro inflazione e carovita», ha scritto su Twitter il segretario Pd, mentre il senatore dem Andrea Marcucci ha liquidato il vertice con Draghi come un «intermezzo del centrodestra sul fisco», che sarebbe «alle battute finali». «Hanno inventato il tema delle tasse per ritagliarsi quindici minuti di celebrità. Resta il fatto – ha sentenziato Marcucci – che indebolire il governo in questa fase è molto discutibile».

FdI: «No a nuove tasse, il confronto non si riduca a teatrino»

Certamente, invece, nella battaglia contro le tasse Lega e Forza Italia troveranno schierato FdI, che con il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, si augura che «le forze di centrodestra al governo rispettino i nostri elettori mantenendo il punto sulla delega fiscale. Ormai è chiaro a tutti che Draghi sposa le politiche della sinistra sintetizzabili in “più tasse” e sulle quali, in 30 anni, la posizione della nostra coalizione è sempre stata chiarissima». «Abbiamo sostenuto l’azione di Lega e Forza Italia auspicando che il confronto non si riduca a un teatrino, che pieghi alla solita presunta responsabilità la coerenza necessaria a restare credibili. I cittadini, come noi, avranno modo di valutare l’esito dell’incontro e gli atti concreti che ne deriveranno. Fratelli d’Italia – ha quindi concluso Lollobrigida – manterrà la barra diritta: in una Nazione piegata da pandemia e da effetti collaterali della guerra, nuove tasse risulterebbero esiziali per cittadini e imprese».

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