Covid, 74.350 nuovi casi. Brusaferro: «La curva si è appiattita». Ma 4 regioni sono a «rischio alto»

1 Apr 2022 19:53 - di Eleonora Guerra
covid curva

Sono stati 74.350 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore e 154 i morti. Ieri i contagi erano stati 73.195 e le vittime 159. Il totale dei decessi da inizio pandemia arriva così a 159.537. Il tasso di positività oggi si attesta al 14,4% su 514.823 tamponi, a fronte del 15% di ieri su 486.813 ieri test eseguiti, tra molecolari e antigenici. Guardando all’andamento settimanale del Covid, però, si vede che «la curva si è appiattita», come ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, chiarendo che l’incidenza è in calo, sebbene «la trasmissibilità rimanga sopra la soglia epidemica nella seconda metà del mese». Quattro le Regioni considerate ad «alto rischio»: Lazio, Emilia Romagna, Puglia e Valle d’Aosta.

Aumentano i ricoveri in reparto e terapia intensiva

I dati di oggi parlano di una crescita dei ricoveri sia in area medica sia in terapia intensiva. In particolare, ricoverati con sintomi ci sono 83 pazienti in più da ieri, per un totale di 9.981. In terapia intensiva, poi, i letti occupati nelle ultime 24 ore sono 8 in più per un totale di 476. Gli attualmente positivi sono 1.271.487, vale a dire 5.557 in meno di ieri. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 82.443, per un totale di 13.288.370 persone che hanno superato il Covid sui 14.719.394 contagiati da inizio pandemia.

Brusaferro: la curva del Covid «si è appiattita»

«Guardando l’andamento della curva durante tutta la pandemia, vediamo che nell’ultimo periodo si è appiattita. Questo è confermato da un’incidenza in calo che, nell’ultima settimana su centomila abitanti, è di 836», ha spiegato Brusaferro, chiarendo che «la trasmissibilità rimane sopra la soglia epidemica nella seconda metà del mese». In particolare, «negli ultimi 7 giorni vediamo nelle fasce più giovani un decremento del numero di nuovi casi, mentre le fasce d’età più avanzate mostrano un lieve incremento». La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100mila abitanti è la fascia d’età 10-19 anni con un’incidenza pari a 1.077 per 100mila abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata e in aumento rispetto alla settimana precedente, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 548 e di 516 casi per 100mila abitanti.

La fotografia delle Regioni: quattro sono ad «alto rischio»

Sempre guardando «l’incidenza, negli ultimi sette giorni, delle Regioni italiane vediamo che molte hanno un incremento lieve, mentre alcune cominciano ad avere le “curve blu” che indicano una fase di decremento». Ci sono però quattro Regioni che risultano ad alto rischio: Lazio, Emilia Romagna, Puglia e Valle d’Aosta. Mostrano, spiega l’Iss, «molteplici allerte di resilienza» in più indicatori decisionali. L’Abruzzo è considerato a rischio moderato, ma ad alta probabilità di progressione verso un livello alto. Altre 11 Regioni e Province autonome sono, invece, a rischio moderato: Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, le province autonome di Bolzano e Trento, Sardegna e Veneto. A rischio basso infine si trovano Calabria, Marche, Sicilia, Toscana e Umbria.

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