Bistrot 64 – Roma

24 Apr 2022 0:01 - di Redazione

Bistrot 64
Via Gugliemo Calderini, 64 – 00196 Roma
Tel. 06/3235531
Sito Internet: www.bistrot64.it

Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 16/18€, primi 10/26€, secondi 33/35€, dolci 12/13€
Chiusura: Martedì; da Lunedì a Venerdì a pranzo

OFFERTA
Riuscito esempio di cucina di “contaminazione”, la proposta di questo locale consolida il suo valore anche in un periodo difficile come quello appena passato. Il menù rivisita in modo efficace la tradizione italiana, innestandovi intelligenti guizzi creativi che attingono alla sensibilità nipponica e che si ritrovano chiaramente nelle cotture mai invasive, nel gioco armonico degli equilibri tra ingredienti e sapori diversi, nella curata costruzione visiva dei piatti. Prezzi non lievi alla carta, conviene puntare ai tre menù degustazione di cui due secondo l’ispirazione dello Chef (5 portate a 50€ o 8 portate a 90€). Noi abbiamo optato però per quello di 5 portate a 60€ in cui si può scegliere liberamente dalla carta, iniziando con un graditissimo appetizer: zuppa fredda di lenticchie con cetriolo fermentato eccezionale per acidità rinfrescante. A seguire una tartelletta con paté e prosciutto di anatra e prugna fermentata, anche in questo caso a dare quel tocco spiccatamente acido atto a contrastare efficacemente l’opulenza del paté. Tra i primi, bello da vedere e buono da mangiare il raviolo con farcia di peperone e salsa all’olio al timo. E poi, come intermezzo puramente godereccio, una tradizionalissima amatriciana da manuale. Di austera e armonica semplicità il manzo marinato cotto a bassa temperatura e passato poi rapidamente alla piastra, accompagnato da fagiolini e yogurt, piatto delicatissimo quanto incisivo. Dopo aver pulito la bocca con un buonissimo predolce, il sorbetto all’albicocca con lingua di gatto alla cannella, a differenza dell’anno scorso abbiamo concluso in bellezza con un dolce straordinario per impatto visivo e sapore, una tartelletta con ricotta, miele ed erbe aromatiche a mo’ di cespuglio, un “dolce non dolce” dalle piacevolissime note amare, vegetali e ferrigne. Caffè dimenticabile.

AMBIENTE
Atmosfera e arredi all’insegna di un informale minimalismo, coerente con la proposta culinaria, concorrono a creare le condizioni per una serata rilassante.

SERVIZIO
Cordiale, molto competente e professionale.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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