Ucraina, alcune unità russe si ritirano oltre il confine: «Hanno subito pesanti perdite»

25 Mar 2022 8:34 - di Mia Fenice
Ucraina

A un mese dall’invasione russa dell’Ucraina, alcune unità militari russe si starebbero ritirando da alcune aree a seguito delle pesanti perdite subite. È quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino, affermando che alcune unità di Mosca si sarebbero spostate all’interno del confine russo dopo aver perso oltre la metà dei propri effettivi. Dopo un mese di guerra, le linee del fronte tra le due parti sono “praticamente congelate”, ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ucraina, il bilancio dei bambini uccisi

Sono 135 i bambini morti in Ucraina a causa dell’aggressione armata russa, mentre 184 sono rimasti feriti. Questo il tragico bilancio, aggiornato a questa mattina, secondo quanto riferisce in un tweet il Parlamento ucraino.

Ucraina, le forze russe continuano l’assedio di Kharkiv e Sumy

Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev, le forze russe continuano l’assedio di Kharkiv e Sumy, mentre alcune unità sembrerebbero prepararsi a una nuova offensiva contro Izyum, nella regione di Kharkiv. Mosca riesce a mantenere una parziale continuità territoriale tra la regione russa di Rostov, lungo il confine ucraino, e la penisola dell’Ucraina, annessa alla Russia nel 2014.

Nella notte, le forze ucraine sono state attaccate nella regione Dnipropetrovsk, mentre la Russia ha condotto due attacchi missilistici alla periferia della città di Dnipro, secondo quanto riferiscono su Facebook le autorità locali.

Continuano i bombardamenti

Come riporta il sito Rainews.it, nella notte i bombardamenti russi hanno colpito la città di Rubizhne, una cittadina non lontana da Lugansk (est), uccidendo due guardie di frontiera. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita il capo dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai. La notte scorsa i russi hanno aperto il fuoco anche sulle città di Creminna, Novodruzhesk, Lysychansk, Popasna, Severodonetsk e Rubezhnoye.   “Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti. La linea del fronte è rimasta invariata”, ha scritto Haidai su Facebook, assicurando che le città restano tuttavia “sotto bandiera ucraina”. I corpi delle due vittime, ha riferito, sono stati trovati per strada a Rubizhne.

Bombardato un treno pieno di sfollati

Ieri sera forze russe hanno bombardato un treno che trasportava sfollati da Kiev verso Ivano-Frankivsk, mentre il convoglio passava vicino alla città di Vasylkiv. Lo riferisce il Kyiv Independent, aggiungendo che si sono rotti i finestrini di tre vagoni ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. C’è stato anche un attacco d’artiglieria a Vyshgorod nella regione di Kiev. Danneggiato un palazzo residenziale. Secondo informazioni preliminari, non ci sono vittime. Lo riferisce la polizia di Kiev.

Il leader ceceno: «Preso il municipio di Mariupol»

Infine il leader ceceno Ramzan Kadyrov sostiene che le sue forze hanno preso il municipio di Mariupol, la città del sudest dell’Ucraina da giorni sotto feroce assedio. In una dichiarazione su Telegram ha detto che i suoi uomini «hanno liberato l’edificio dell’amministrazione di Mariupol e hanno issato la nostra bandiera».

 

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