Renzi vuole una commissione di inchiesta sui medici-spia russi. Bignami lo asfalta: “C’eri tu al governo”

24 Mar 2022 16:58 - di Alberto Consoli

Matteo Renzi cade dalle nuvole. Medici o spie? Continua a far discutere la missione dei medici russi che nel marzo 2020 vennero in Lombardia. Due anni dopo sorgono forti dubbi che si sia trattato di pedine manovrate dall’intelligence russa che volevano “entrare negli uffici pubblici italiani” (quelli di Bergamo) per avere accesso a dati sanitari; e stilare accordi commerciali con l’Italia.  Ufficialmente erano venuto per aiutarci mentre infuriava la pandemia. Ma forse – mancano ancora prove –  per entrare in un Paese Nato e carpirne quanti più dati sanitari possibili. All’epoca a Palazzo Chigi c’era Giuseppe Conte, sorretto dalla coalizione giallo-rossa e da Italia Viva. Per questo fa specie che il leader Renzi oggi faccia loa voce grossa.

Renzi si sveglia: interrogazione sui medici russi

“Ho firmato una interrogazione parlamentare per sapere dal governo quali sono stati i risultati sanitari della missione russa decisa da Conte nel 2020. E continuo a chiedere una commissione di inchiesta sugli acquisti Covid. Perché gli altri partiti non vogliono fare chiarezza?”. Lo scrive sui social il leader di Iv, all’epoca nella maggioranza del governo Conte 2. Puntuale, pertanto gli risponde Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia via twitter: “Eri al governo con loro, sei al governo con loro. E chiedi di fare una commissione d’inchiesta per sapere cosa ha fatto il governo di cui facevi parte?“. Bella domanda che non fa una piega. In quel periodo Renzi prima che i rapporti con Conte si deteriorassero, portando alla spallata che ci ha condotto a Draghi condivideva l’esercizio del governo.

Bignami lo irride: “Tu eri nel governo Conte”

Dunque, anziché, cadere totalmente dalle nuvole, potrebbe usare con criterio l’uso dell’interrogazione parlamentare che oggi chiede. Bignami dà un consiglio spassionato a Renzi: “Faresti meglio a sostenere le commissioni di inchiesta su tutta la pandemia chieste da Fratelli d’Italia“. Nel  2021 grazie a Fratelli d’Italia è stato approvato ordine del giorno che impegna il governo a fare chiarezza. Sulla mancata attivazione del piano pandemico. “Adesso serve una commissione d’inchiesta che faccia luce su quanto accaduto durante la pandemia. E sulla sua gestione. Gli italiani devono sapere.  È un loro diritto”. Questo disse Giorgia Meloni a proposito del mancato aggiornamento del piano pandemico del 2006.

Bignami a Renzi: “Faresti meglio a sostenere tutte le commissioni chieste da FdI”

La gravissima lacuna, con annessi scaricabarile dei responsabili,  era emersa con la pubblicazione del Report dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Sulla prima risposta dell’Italia al Covid da parte del gruppo internazionale guidato da Francesco Zambon. Sconfessato dal vicedirettore della stessa Oms Ranieri Guerra. Fin dall’emergere del caso Fratelli ha chiesto di scoperchiare il pentolone. Ma poi  “la Commissione parlamentare d’inchiesta – proposta da Fratelli d’Italia– è stata stravolta da una serie di emendamenti che di fatto impediscono di fare piena chiarezza sugli eventi e sulla gestione della pandemia. Una vera e propria farsa, con l’avallo delle forze di maggioranza, per impedire di indagare le zone d’ombra e le responsabilità politiche di quanto avvenuto”, scriveva su Fb nel luglio scorso Giorgia Meloni. Già, Renzi dov’era?

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