“Provateci che siete al nostro fianco”: l’appello di Zelensky al Parlamento Ue. Ed è standing ovation (video)

1 Mar 2022 15:34 - di Lara Rastellino
Zelensky

Sguardo profondo, maglietta militare e parole che arrivano come pietre: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento con la riunione plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, si rivolge all’occhio delle telecamere che ne riprende l’intervento e a tutti i rappresentanti dei Paesi membri della Ue. I toni sono appassionati e nell’emiciclo l’appello finale, disperato, perché alla fine la vita prevalga sulla morte, crea momenti di alta drammaticità a cui l’assemblea, commossa, risponde con un  lungo appaluso in standing ovation.

Zelensky interviene al Parlamento Ue: «Provateci che siete al nostro fianco»

Difficile mantenere aplomb  istituzionale: le parole di Zelensky riecheggiano nell’etere e risuonano nell’aria con il fragore delle bombe. «Noi stiamo combattendo per i nostri diritti, per le nostre vite. Ora lottiamo per la sopravvivenza, che è la motivazione più forte. Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma la tragedia che stiamo vivendo è immane», sottolinea il presidente ucraino. Che poi prosegue: «Ma combattiamo anche per essere membri uguali d’Europa. Senza l’Ue l’Ucraina sarebbe sola: abbiamo dimostrato la nostra forza. Provateci che siete al nostro fianco, che non ci abbandonerete. Mostrateci che siete veramente europei», incalza arringando la platea il presidente ucraino.

«Nessuno ci spezzerà. Ma paghiamo la libertà a caro prezzo»

E ancora.  Parlando del futuro del suo Paese nell’Ue, Zelensky lancia un appello diretto alla Ue: «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo. Ora, rilancia il leader ucraino, sta a voi europei «provare che siete con l’Ucraina». Con un Paese preda della ferocia degli invasori a cui popolazione civile e forze armate stanno opponendo una ferrea, pervicace resistenza. «Nessuno ci spezzerà: siamo forti, siamo ucraini», continua allora Zelensky. «Ma anche quella di oggi è stata una mattinata tragica. Stamani due missili hanno colpito la Piazza della Libertà, a Kharkiv. E ci sono state dozzine di vittime. Per questo, dopo i missili lanciati oggi su quella piazza, «d’ora in poi tutte le piazze delle nostre città si chiameranno Piazza della Libertà», aggiunge il presidente.

Zelensky sulla ferocia dell’invasione: «Ieri 16 bambini sono stati uccisi»

Che poi dichiara: «Questo è il prezzo della libertà. Noi combattiamo per la nostra terra. Per la nostra libertà». Ma in Ucraina, dice anche Zelensky, «abbiamo il desiderio, credo normale, di vedere i nostri bambini vivi. Invece ieri 16 bambini sono stati uccisi. E Vladimir Putin dice ancora che le sue operazioni puntano alle infrastrutture militari: i bambini in quale fabbrica militare lavorano? Quali carri armati guidano? Quali missili tirano? Putin ieri ha ucciso 16 persone», insiste ancora un commosso Zelensky.

Il parlamento Ue tributa a Zelensky una commossa standing ovation

Che poi, sul sacrificio degli ucraini – che è il filo conduttore del suo intero discorso – aggiunge: «Ogni giorno, per qualcuno, questo giorno potrebbe essere l’ultimo. Consapevole di pagare un prezzo estremo per difendere la libertà. Abbiamo avuto cinque giorni di piena invasione russa. Stiamo sacrificando i nostri migliori uomini. I più forti. E i più preziosi», sottolinea il leader di Kiev. «Molto spesso – continua – diciamo che vinceremo contro chiunque. E vinceremo contro chiunque. Ma dobbiamo muoverci tra i missili». Convinti che comunque, «la vita prevarrà sulla morte, la luce prevarrà sulle tenebre. Gloria all’Ucraina» conclude Zelensky. E la platea che lo ha ascoltato in religioso silenzio, si alza in piedi. E, tra le lacrime, tributa al presidente e alla sua popolazione un lungo, commosso applauso…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *