La guerra tra Russia e Ucraina non si trasformi in una catastrofe culturale

11 Mar 2022 14:30 - di Antonio Saccà
Russia Ucraina

La pace  con il riconoscimento di esigenze russe sarebbe  una sconfitta per l’Occidente? Se poniamo la questione in tale logica si perverrà alla guerra estrema! Essere dialettici, ragionevoli, cogliere le esigenze vicendevoli. Diversamente, si paleserà che effettivamente si vuole l’Ucraina contro la Russia. Perché se non la si vuole contro la Russia, fermiamo la guerra e si stabiliscano patti di neutralità dell’Ucraina. Si dice: sarebbe una vittoria della Russia. Certo, è una vittoria della Russia se si voleva l’Ucraina contro la Russia, Ma se si voleva l’Ucraina neutrale, non è una vittoria della Russia. Si replica, ma la Russia non doveva invadere uno Stato sovrano.

Russia-Ucraina: ipotesi di pace

Certo, ma se l’invasione ha lo scopo di rendere neutrale l’Ucraina e siamo d’accordo di volerla neutrale perché in questi anni non si è pattuita la neutralità dell’Ucraina? Ma come, vi è lo stesso scopo  e non lo si attua? Se non lo si attua non (non) si ha lo stesso scopo! Si dice: l’Ucraina è uno Stato sovrano, e può scegliere. Giusto. Ma la Russia è uno Stato sovrano che si difende da un nemico alla schiena e che si organizza contro. Sicurezza nazionale.Di paesi neutrali ce ne sono tanti, paesi che cercano di ritornare alla madrepatria tantissimi. Ma quale paese accetterebbe il massacro dei propri connazionali! Allora, senza maschera: si pretende la sconfitta della Russia, eliminare questa Presidenza nazionalista; volgere la Russia ad Occidente; utilizzare le materie prime russe per l’Occidente: (ma su quest’ultimo aspetto ci sono dubbi, si scatenerebbe una lotta intraoccidentale)?  Si vuole impedire un legame tra paesi europei e Russia? La ricchezza che viene alla Russia? Niente da dire, se si giocasse a carte scoperte, niente da dire.

La libertà si sostanzi di cultura

Sarebbe un nuovo orientamento della storia russa , anzi l’orientamento successivo alla catastrofe comunista quando la Russia si aprì all’Occidente e l’Occidente  la divorava a basso costo. Ho conoscenza diretta di quegli anni, ne scrivo anche per questo: congressi in Russia, convegni in Italia , intellettuali, politici di livello vicini a Eltsin. Ho scritto un libro di colloqui con personalità russe, facevano i capitalisti, l’iniziativa privata, il libero mercato, di fatto vendevano la Russia. Conosco  bene la Russia: ha un’anima europea, potentissima europeista, ma si ritiene  la vera civiltà Cristiana, Ortodossa , erede dell’Occidente bizantino: se posso usare questa combinatoria che sembra contraddittoria ma non lo è, giacché il tutto viene dalla Grecia. La secolarizzazione tecnocratica non attecchisce facilmente in Russia, civiltà coltissima, devota all’arte ed al sacro. La Russia ha perfino ancora radicamenti  contadini, immersi nella natura naturale, per dire, almeno fino ad oggi, non si consegna al transgenico, alla natura da laboratorio.

La cultura “alta” è rispettatissima. Vedere i fedeli  assistere alle liturgie che durano interi giorni con folle in piedi , baci alle icone amatissime, devozione ai sacerdoti, ai monaci, incensi, canti da strabiliare, paramenti da uccelli  cangianti del Madagascar,  la ritualità greco bizantina è incarnata nelle piccole città. Il punto vero della questione non è la guerra. Orrenda. Ma che civiltà vogliamo. Dovremmo ricostruire la libertà dandole una sostanza, non solo il nome o il semplice dirsi liberi, pluralistici. La libertà deve sostanziarsi di civiltà, arte, cultura. Se si considera che mettiamo in un canto la cultura russa, dico la cultura, dall’oggi al domani, questo non è esercizio di libertà. Significa che per noi la cultura non vale la “nostra” cultura, perché la cultura è l’aria che respiriamo ovunque. Passiamo la vita a leggere, scrivere, amare persone ed opere di millenni più che fossero viventi. Significa che noi in noi ci distruggiamo.

L’incognita cinese

Che società stiamo proponendo? Non intendo uscire dal  terreno culturale, lo ripeto, la Russia è indispensabile alla cultura, alla salvezza della cultura. Ma, tanto per dire, la Cina accetterebbe un crollo della Russia ed una Russia occidentalizzata contro la Cina? Per capire. Forse il pianeta è stretto a contenere varietà sociali ed istituzionali. Forse qualcuno crede di poter agguantare il pianeta. Forse la Russia dovrebbe evitare di considerarci satanici e consentire maggiore libertà. Forse la Cina non dovrebbe comprarsi  il mondo, e dovrebbe accettare il dissenso. Forse la guerra non è la via di uscita per risolvere queste contingenze. Piuttosto, è  certezza. La guerra è la via di chi si vuole uccidere. Ma che è accaduto, non amiamo la vita? Se amiamo la vita un accordo avverrà. Con dignità. Per amore della vita. Chi ama vivere ama far vivere. Parole? Ma non c’è altro se non la distruzione.

 

 

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