Vaccino obbligatorio per gli over 50, la Camera dà la fiducia. Dal 1° aprile stop all’emergenza, si scioglie il Cts

24 Feb 2022 14:04 - di Eugenio Battisti

Sì all’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni. Pomo della discordia nella maggioranza con la Lega che in un primo tempo si sfila votando in commissione l’emendamento di Fratelli d’Italia contrario all’obbligo. Con 372 voti a favore e 46 contrari la Camera ha detto sì alla fiducia posta dal governo sul decreto legge che stabilisce l’obbligo del vaccino per gli over 50. Con i relativi vincoli legati al green pass.

Obbligo vaccinale per gli over 50, la Camera approva

Sul fronte delle restrizioni, il premier Draghi ha confermato gli step verso la normalizzazione e la fine dello stato di emergenza che scade il prossimo 31 marzo. Dopo due anni dal 20 febbraio 2020. quando all’ospedale di Codogno venne individuato il primo caso di covid, l’Italia riapre. Almeno in parte. “Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”, ha detto  Draghi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Sottolineando che “la situazione epidemiologica è in forte miglioramento”.

Dal 1 aprile stop allo stato di emergenza

Anche l’Italia si allinea al resto d’Europa. Il 1 aprile, non sarà un freedom day alla Boris Johnson, che in Gran Bretagna ha abolito ogni limitazione. Ma sarà il giorno in cui l’Italia, tra riaperture, mascherine non più obbligatorie, visite ai pazienti negli ospedali, farà un passo in avanti verso il ritorno alla normalità. Dopo due anni di divieti e restrizioni. Salvo nuove varianti in arrivo. Parola d’ordine gradualità.

Verso lo scioglimento del Cts dopo 2 anni

Con la fine dello stato di emergenza si scioglie il Comitato tecnico scientifico (Cts). Che, tra alterne vicende, prima con la gestione fallimentare di Arcuri, poi con il generale Figliuolo, negli ultimi due anni ha guidato le scelte del governo sul terreno del contrasto al Covid. Il presidente e il portavoce potrebbero restare come consulenti.

Aboliti i colori per le regioni istituiti da Conte

Addio anche all’Italia divisa in zone di colore. La misura adottata dal governo Conte 2 per stringere o allargare le maglie delle restrizioni adottate per contenere i contagi. Dal primo aprile il Paese diviso in aree di colore diventerà, si spera, un brutto ricordo assieme al lockdown. “Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”, assicura Draghi. Buone notizie anche sul fronte scuola. Le  scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto“, annuncia il premier.  “Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe“.

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