Sanremo, chi fu al fianco di Falcone e Borsellino dice no a Saviano: «Che c’entra lui?»

1 Feb 2022 20:25 - di Agnese Russo
saviano

Entrambi sono perplessi. Sia, Antonio Vullo, l’unico agente sopravvissuto alla strage di via D’Amelio, sia Giuseppe Costanza, l’autista di Giovanni Falcone, non nascondo i dubbi rispetto al ricordo del trentennale della strage di Capaci affidato a Roberto Saviano.

«Perché dare voce a Saviano?»

«Ricordare le stragi mafiose del ’92 è sempre importante, ma perché dare voce a Roberto Saviano?», si è chiesto Vullo, spiegando che «io avrei preferito che a parlarne fosse il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella». «Dovrebbero dare voce ad altre persone. Mattarella avrebbe potuto parlare a tutta la Nazione. Invece sì Saviano sono scettico», ha proseguito l’agente sopravvissuto, sentito dall’agenzia di stampa Adnkronos. A domandarsi «ma cosa c’entra il Festival di Sanremo con la strage di Capaci?» è stato poi Costanza, spiegando che «non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi». «Sono molto perplesso», ha aggiunto.

Mollicone: «La presenza di Saviano è un oltraggio al tema»

«La presenza di Saviano a Sanremo per parlare dei 30 anni dalla strage di Capaci è un oltraggio al tema stesso», ha detto poi il deputato di Fratelli d’Italia e membro della Vigilanza Rai Federico Mollicone. «Cosa c’entra la presenza di un autore che ha creato una vera e propria mitopoiesi in prodotti seriali e letterari della criminalità organizzata producendo sfilze di antieroi come in Gomorra e Zero con il ricordo di Falcone?», è stata la domanda di Mollicone, che ha sottolineato che Saviano «ha lucrato sulla mitopoiesi della mafia».

No a un «Festival della telepredica progressista»

«Sanremo – ha aggiunto il deputato di FdI – è un Festival nazionalpopolare che tutti amiamo, non possiamo permettere che si trasformi nel Festival della telepredica progressista. Presenteremo un quesito all’Ad e al Presidente Rai per chiedere quali iniziative intendano adottare per garantire l’esclusione di Saviano dal Festival di Sanremo e l’invito verso magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine che tutti i giorni fanno vera antimafia sul territorio, senza ingaggi milionari».

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