Pechino 2022, un altro argento per gli azzurri. Malagò: «L’Italia c’è. Ne vedremo delle belle»

5 Feb 2022 16:43 - di Eleonora Guerra
argento italia

Gli azzurri Martina Valcepina, Arianna Fontana, Pietro Sighel, Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Arianna Valcepina hanno conquistato la medaglia d’argento nella staffetta mista olimpica di short track a Pechino 2022. Oro alla Cina per soli 16 millesimi di distacco e bronzo all’Ungheria con il Canada squalificato. Si tratta della seconda, storica medaglia di questa giornata per l’Italia, dopo l’argento a Francesca Lollobrigida sui 3mila metri della pista lunga.

L’argento per l’Italia e il record di Arianna Fontana

La medaglia della squadra porta con sé anche un record personale per Arianna Fontana che, a quota 9, diventa l’atleta con più medaglie olimpiche nella storia dello short track. Si tratta, poi, della terza medaglia olimpica per Martina Valcepina e della prima in assoluto per tutti gli altri componenti del team tricolore con Sighel, Cassinelli e Arianna Valcepina addirittura all’esordio. Una soddisfazione enorme per la Federghiaccio, per lo staff tecnico degli allenatori Kenan Gouadec ed Assen Pandov, e per l’Italia intera.

Malagò: «L’Italia c’è. Datemi retta: ne vedremo delle belle»

«Che emozioni fantastiche, grazie ragazze, grazie ragazzi. Mi sono trovato a urlare di gioia in questo Covid hotel. La gente fuori non capiva. Mi hanno preso per matto. Invece ero lì a festeggiare da solo due argenti di peso che valgono oro», ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Complimenti al Presidente Gios, alla Federazione, ai tecnici ma soprattutto a Francesca, con la quale ho già parlato al telefono, e alla staffetta», ha spiegato ancora il numero 1 del Coni, sottolineando che «Arianna oggi è diventata anche l’atleta al mondo più medagliata nella storia dello short track». «Abbiamo iniziato queste Olimpiadi alla grande, con due medaglie storiche: la prima tra le donne nel pattinaggio di velocità e la prima in assoluto in una staffetta mista. L’Italia c’è. Date retta a me: ne vedremo delle belle», ha concluso Malagò.

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