Il filosofo Savater prende a ceffoni la sinistra del gender e del wokismo: forse sono fascista?

11 Feb 2022 12:46 - di Adele Sirocchi
Savater

La sinistra del politicamente corretto, che insegue l’assurdità dell’autodeterminazione di genere e altri fanatismi ideologici alla Zapatero non piace più al filosofo spagnolo Fernando Savater.

L’ultimo libro di Fernando Savater

Così nel suo ultimo libro, Solo Integral, raccoglie una serie di articoli che demoliscono la dittatura del pensiero gender, la nuova moda del wokismo e tutti gli altri “ismi” che hanno trasformato la sinistra in una conventicola di intellettuali dediti a contorsioni sui diritti delle minoranze.

Savater contro le derive ideologiche alla Zapatero

“Se essere di sinistra significa condividere gli approcci e le procedure politiche di Zapatero o Pedro Sánchez – afferma Savater – devo ammettere che non sono di sinistra. Ancor di più, ammetto di negare che combattere la destra sia il primo obiettivo dei progressisti“.

“Se non sono di sinistra non mi resta che essere fascista…”

Il filosofo già sa che sarà accusato di fascismo. “Quindi, se non sono già a sinistra, cosa sono? Mi sento perplesso come quell’uomo cinese nel primo film di Spike Lee ( Do the Right Thing , 1989) che ha affrontato una folla di neri indignati mentre stavano vandalizzando le attività commerciali dei bianchi del quartiere. In piedi davanti alla porta della sua attività, ha cercato di fermarli gridando: “Non sono bianco!” “Oh no? E poi cosa sei? Dopo un momento di esitazione, il cinese assediato rispose: “Beh… sarò nero!”. Se non sono di sinistra e non sono mai stato di destra – chiedi alla destra se ne dubitano – allora non ho altra scelta che essere fascista. Come diceva giustamente Gregorio Luri nel suo libro La jam sentimental: «Oggi è fascista, e quindi manca di verità e incita all’odio, chiunque osi mettere in discussione la svolta linguistica della rivoluzione, che è il tentativo di imporre l’egemonia del linguaggio politically correct». Di ciò temo che troverete molto nelle pagine che seguono”.

Savater si smarca dalle mode progressiste

Savater – annota oggi Il Foglio – si smarca dunque dalla nuova sinistra, al potere in Spagna e altrove, nei campus come nelle redazioni dei giornali. Il libro critica duramente il nuovo oppio dei popoli. “Perché – scrive Savater – parlare dell’assurdità dell’autodeterminazione di genere, di un crimine di stupidità contro la biologia e l’educazione dei bambini, o della folle supposizione che i crimini sessisti siano motivati unicamente dalla condizione femminile delle vittime? A chi mi chiede come sia cambiato così tanto da quello di sinistra che ero, rispondo che la domanda che dovrebbero porsi è come è cambiata la sinistra”.

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