Famiglia sterminata dal Covid: sei persone no vax morte in un mese, l’ultima vittima aveva 52 anni

4 Feb 2022 19:13 - di Redazione
famiglia sterminata

Famiglia sterminata dal covid a Pietraperzia, un piccolo paese di 6 mila abitanti in provincia di Enna: in appena un mese, a poca distanza l’uno dall’altro, sono morte sei persone,  tutte non vaccinate contro il Covid. Una tragedia familiare iniziata poco dopo Natale e che si è  conclusa proprio giovedì. Il primo deceduto, a fine dicembre, è stato Michele Mancuso di 81 anni. Poi la suocera delle due sorelle, Concetta Guarnaccia, di 91 anni, deceduta il 17 gennaio. Giorno 22, muore una delle due sorelle, Maria Mancuso di 55 anni, e il fratello Vincenzo Mancuso di 50 anni, morto il 25 gennaio. Giovedì 3 febbraio sono decedute all’ospedale Umberto I di Enna la seconda sorella Concetta Mancuso di 51 anni e la loro madre, Vincenza Fontanella di 68 anni.

Covid, sei membri di una famiglia no vax sterminata in un mese

Nello specifico, come racconta l’edizione di Palermo del Corriere del Mezzogiorno, il padre è morto a casa subito dopo l’arrivo dei soccorsi;  mentre gli altri cinque familiari sono deceduti all’ospedale Umberto I di Enna dove, però, erano arrivati ormai in condizioni critiche. La piccola comunità è sotto choc. Il sindaco di Pietraperzia è sconvolto:

In provincia di Enna la piccola comunità è sconvolta

«Una tragedia ha scosso l’intera comunità pietrina», ha dichiarato Salvuccio Messina: «Siamo devastati. Sei membri della stessa famiglia in meno di un mese. Abbiamo perso tutto», ha detto Noemi, 25 anni, nipote della 68enne deceduta giovedì mattina. La ragazza è ora sola. Lei giovedì ha perso due congiunti  a distanza di poche ore: la  nonna e la a zia di 52 ann. Qualche giorno fa era morta anche la sua mamma 55enne. Al bilancio dei cinque morti dello stesso nucleo familiare si aggiunge un sesto parente di Noemi, la nonna paterna.

Nessuno di loro era vaccicnato: “Avevano paura”

Nessuno di loro era vaccinato. Una circostanza fatale.  «Avevano paura – ha spiegato la ragazza– c’erano stati amici e conoscenti che avevano avuto gravi conseguenze dal vaccino. E, dunque, tutti avevano scelto di non farlo». «Questa tragedia familiare – ha detto Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell’Umberto I dove si erano recati i pazienti già gravi– dimostra che l’unica arma per evitare conseguenze così nefaste è il vaccino».

 

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