Omicron ha già due varianti. L’immunologo Perno: vanno studiate, possono creare problemi ai vaccini

21 Gen 2022 13:28 - di Redazione
Omicron

La variante Omicron possiede già due sottovarianti che sono all’attenzione dgeli esperti per valutarne effetti e risposte al vaccino anti Covid. Lo spiega all’AdnKronos Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e diagnostica di immunologia del Bambino Gesù di Roma.

“La sotto-variante BA.2 è stata osservata già qualche settimana dopo l’emersione del ‘ceppo base’ Omicron. E c’è anche BA.1, insieme a BA.2. In Italia questa sotto-variante della variante Omicron di Sars-CoV-2 c’è. Ma al momento, che io sappia, è ancora largamente minoritaria, tenendo sempre presente che questo è un campo in tale evoluzione che il dato cambia rapidamente. In altri Paesi ce n’è un po’ di più. Ma per quel poco che sappiamo non c’è una selezione evidente che privilegia BA.2 rispetto a BA.1 e alla variante originaria. Per quel che ci riguarda, noi all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma non abbiamo nessun caso di BA.2 per ora“.

“Qualsiasi virus evolve in specie o varianti – puntualizza l’esperto – E ogni variante, naturalmente, come se fosse un albero, si differenzia in rami che sono le sotto-varianti. Queste si producono man mano che il virus continua a replicare e variare. Sars-CoV-2 continua a replicare e quindi continua a mutare e a generare sotto-varianti. E’ un fenomeno naturale di qualsiasi virus”.

Su Omicron2 Perni spiega che non vi sono evidenze “che sia più infettiva”. Il problema “è che ha delle caratteristiche genetiche che potrebbero creare dei problemi ad alcune terapie ed è da studiare se può creare problemi ai vaccini. Io non sto dicendo che li crea, ma ha delle caratteristiche tali che chiedono un supplemento di analisi per essere sicuri che non incida sull’efficacia di vaccini e anticorpi monoclonali”.

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