Gaffe a luci rosse al Senato: il convegno M5s con il Nobel Giorgio Parisi interrotto da un film porno (video)

17 Gen 2022 19:29 - di Davide Ventola
convegno luci rosse

Sui siti grillini hanno già dato la colpa per l’interruzione a luci rosse a un perfido hacker, che si sarebbe introdotto sul più bello al convegno in Senato organizzato dal M5s e con il Nobel Giorgio Parisi tra i relatori.

Cartone giapponese a luci rosse al convegno con Parisi

A un certo punto, come ha riportato Dagospia per primo, qui il video, tra un intervento e l’altro sulla prospettiva digitale della pubblica amministrazione, sugli schermi dei partecipanti e in diretta sulla Webtv del Senato, è andato in onda un film porno. Per la precisione un Hentai, in pratica un cartone animato porno. Il convegno su Zoom è stato frettolosamente interrotto dalla senatrice Maria Laura Mantovani, che ha balbettato qualche frase per capire che cosa stesse accadendo. L’amplesso tra la modella e il suo partner in versione cartoon è stato quindi definitivamente interrotto. I relatori hanno pottuto proseguire le loro relazioni, arrivando in porto senza altri colpi di scena.


Il convegno per una Pubblica amministrazione trasparente

Il convegno era stato introdotto dal fedelissimo di Giuseppe Conte, Mario Turco. L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, oggi vicepresidente di Giuseppe Conte e uomo di fiducia assoluta dell’avvocato del popolo quand’era a Palazzo Chigi. Un esponente talmente di fiducia da essere quello che, per fare solo un esempio, aveva in mano tutto il dossier cinese e orientale. Non è la prima volta che il Movimento 5 Stelle, che era arrivato in Parlamento sull’onda moralizzatrice, finisce per venire coinvolto da questioni imbarazzanti. Ne sa qualcosa la deputata Giulia Sarti, che ha subito due anni fa una indecorosa gogna mediatica, per delle immagini private. 

Tornando alla gaffe in streaming, Turco aveva dato grande risalto all’evento sui Social, enfatizzando la presenza del Nobel per la fisica al convegno che aveva un titolo quasi profetico: “Per una Pubblica Amministrazione trasparente”. Anche troppo trasparente. 

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