Feltri sulla tragedia della bimba di Torino: da una relazione storta nasce la tragedia

18 Gen 2022 9:06 - di Redazione
Torino Feltri

Non era un gioco quello ha portato alla morte, a Torino, la piccola Fatima. Il compagno della madre, il marocchino accusato di omicidio colposo, l’avrebbe gettata dal balcone di proposito in preda a una crisi dovuta all’alcol. E’ stata proprio la mamma a raccontarlo. Smontando così la versione dell’accusato, Mohssine Azhar, il quale aveva sostenuto che stava facendo giocare la piccola, lanciandola in aria per poi riprenderla. E oggi su Libero Vittorio Feltri commenta, con il consueto realismo, la tragedia di Torino.

“La nostra modesta opinione – scrive Feltri – è che nel mese di gennaio, al freddo e al gelo, nessuna persona seria si reca sul terrazzino per baloccarsi con una creatura lanciandola per aria allo scopo di divertirla e finendo per di più con il farla cascare e sfracellare in cortile. Una versione totalmente incredibile”.

“Siamo di fronte a un caso struggente – continua Feltri – la genitrice di una pargoletta, il cui padre naturale si ignora chi sia, decide di vivere sotto lo stesso tetto con un marocchino zeppo di stupefacenti e di bevande che stordiscono, col quale pare litigasse spesso e alle cui cure affida la propria erede. Non è una bella partenza. E il finale della storia è quello esposto sommariamente nel presente articolo. Da situazioni così storte non può sortire che una tragedia”.

Anche la madre della piccola, dunque, ha una sua parte di responsabilità in questa triste vicenda. Una madre “quantomeno avventata nel costituire un nucleo familiare includendovi un soggetto poco o per nulla affidabile. È difficile convivere con un tizio normale, figuriamoci con uno esaltato. Non riusciamo a digerire- conclude Feltri – il fatto che la vittima sia anzitutto la povera piccola morta nel modo atroce che sappiamo”.

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