Covid, l’epidemiologo Lopalco: stanno creando confusione, assenteismo dal lavoro e disagi al cittadino

19 Gen 2022 12:52 - di Paolo Lami

L’epidemiologo Lopalco boccia la strategia di Draghi e Speranza contro il Covid: “le regole attuali stanno creando confusione, assenteismo ingiustificato dal lavoro e disagi al cittadino alla spasmodica ricerca di un salvifico tampone”.

“Per non parlare della enorme frustrazione negli operatori sanitari che – accusa l’ex-assessore della giunta Emiliano – nonostante il lavoraccio che fanno ormai da due anni, devono per giunta sentirsi dire che il tracciamento è saltato, come se il tracciamento servisse a qualcosa in questa fase, o che tengono prigionieri in casa cittadini in buona salute”.

Riabilitiamo i portatori, responsabilizziamoli nel loro ruolo epidemiologico di equilibrio fra virus ed ospite e poniamo fine all’epidemia di ‘tamponite”, suggerisce sulla sua pagina Facebook l’epidemiologo a proposito della fase attuale della diffusione del virus del Covid 19. – Quello del portatore è un mestiere nobile“, aggiunge.

“In epidemiologia il portatore di un virus è colui che si è infettato, alberga il virus e può anche trasmetterlo più o meno a sua insaputa – spiega l’esperto. – Detta così, la figura del portatore potrebbe sembrare una minaccia insidiosa alla salute pubblica”.

“In realtà – chiarisce Lopalco – rappresenta l’esempio concreto della famosa convivenza con il virus. Effettivamente in piena fase pandemica scovare ed isolare i portatori asintomatici è centrale per il controllo della diffusione. Ha quindi molto senso lo screening esteso ed il contact tracing per identificare e bloccare lo sviluppo dei focolai”.

“Ma siamo sicuri che in questa fase la ricerca spasmodica dei portatori asintomatici sia effettivamente produttiva?”, si chiede l’epidemiologo.

“Quando dico ‘questa fase‘ – chiarisce – mi riferisco ad un momento della pandemia in cui la quota di individui completamente o parzialmente protetti rappresenta almeno il 90% della popolazione: mi riferisco a chi ha fatto tre dosi di vaccino sommati alla più variegata combinazione di una/due dosi di vaccino + una o più infezioni da Sars-Cov-2.”.

“In questa popolazione il portatore asintomatico – spiega Lopalco – non necessariamente rappresenta una iattura. Un’infezione lieve o totalmente asintomatica in un individuo parzialmente protetto sostituisce in effetti un richiamo vaccinale”.

Perché accanirsi dunque su portatori asintomatici accertati o potenziali con un inferno di dispositivi di isolamento, quarantene, certificati e tamponi di uscita?”, si chiede ancora Lopalco.

E’ il momento di dare una seria sforbiciata alle regole con le quali abbiamo fino ad oggi gestito la pandemia.- conclude l’epidemiologo. – Meno tamponi e più prescrizioni al cittadino che deve finalmente sentirsi investito da una responsabilità personale nel caso in cui sia stato a contatto con un positivo o abbia scoperto per caso di essere portatore del virus”.

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