Per dare bagni decenti agli studenti, la Cina comunista propaganda la “Rivoluzione dei gabinetti”

29 Dic 2021 12:55 - di Mia Fenice
Cina

La Cina comunista è riuscita ad assicurare l’accesso ai servizi igienici a quasi tutti gli studenti delle scuole primarie, secondarie e degli asili della nazione. La comunicazione è arrivata dal Ministero dell’Educazione cinese. I bagni di 67mila scuole primarie, secondarie e asili sono stati rinnovati da quando il governo ha lanciato il programma nel 2019, che mira a fornire servizi igienici sicuri e puliti, indicano i dati forniti dal ministero. Ad eccezione di alcune scuole in determinate aree, tutte le toilette degli asili, delle scuole primarie e di quelle secondarie rispettano ora i requisiti basilari di igiene e sicurezza, ha detto il ministero in una conferenza stampa.

Cina, punta sulla “rivoluzione dei gabinetti”

A proclamare la rivoluzione dei gabinetti era stato nel 2015 il presidente Xi Jinping che puntava di rendere così le zone rurali più decorose e per aumentare il numero e l’igiene dei gabinetti nei siti turistici. Nel 2017, come riportava l’Agi.it, secondo le istruzioni del presidente cinese, investire sui bagni pubblici serviva l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini – un punto centrale del suo rapporto al Congresso del Pcc.  «La questione delle toilette non è di poco conto», aveva dichiarato Xi. «È un aspetto importante nella costruzione di città e villaggi civilizzati».

I dati ufficiali del 2017

Secondo i dati ufficiali e ripresi dall’agenzia Xinhua, a ottobre del 2017 la Cina aveva installato 68mila bagni pubblici dall’inizio della campagna, il 19,3% rispetto all’obiettivo da raggiungere. Un’operazione, ricordava l’Agi.it, costata un miliardo di yuan (152 milioni di dollari) al governo centrale, e altri 20 miliardi di yuan (3 miliardi di dollari) alle autorità locali. Piani futuri? Tra il 2018 e il 2020, la China National Tourism Administration (ente nazionale per il turismo) puntava a costruire altre 64mila strutture nelle località turistiche.

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