L’Ema valuta il Novavax, il vaccino che potrebbe convincere anche i No Vax più restii. Ecco Perché

20 Dic 2021 14:08 - di Redazione
vaccino Novavax

Novavax, come esplicita il nome stesso del farmaco, è il nuovo vaccino per combattere il Covid-19. Un siero, dicono i più ottimisti, che potrebbe convincere alla vaccinazione persino i più ostinati No vax. Il via libera al prodotto dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) è atteso a breve. Tanto che in base a quanto riferito dal portavoce della Commissione per la Salute Stefan de Keersmaecker: la Commissione Europea si aspetta «presto» l’approvazione da parte dell’Ema del Nuvaxovid, vaccino di NovaVax contro il Sars-Cov-2.

Covid, il vaccino Novavax atteso a breve dall’Ema

Il vaccino dell’americana Novavax è basato non sull’Rna messaggero come quelli di Pfizer e Moderna, ma utilizza le proteine, una tecnologia più tradizionale. E per questo motivo si ritiene che possa convincere molti restii che ancora non l’hanno fatto a vaccinarsi. Infatti, come riferisce tra gli altri il sito di Today.it, Nuvaxovid, siero realizzato dalla biotech americana Novavax, «è un vaccino di tipo tradizionale, come quello antiinfluenzale per intenderci. A base proteica, e che contiene piccole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike del Coronavirus Sars-CoV-2. Questo nuovo vaccino utilizza la stessa tecnologia, usata da oltre 30 anni, di quella per i vaccini infantili contro l’epatite B, il meningococco B, l’herpes zoster e il papilloma virus. Secondo gli studi clinici effettuati, l’efficacia del vaccino della Novavax sarebbe al 90% paragonabile a quella dei vaccini a mRna. Ma con minori effetti collaterali».

Le indicazioni prescrivono due dosi di uguale dosaggio a distanza di 21 giorni

In merito alla sua specifica somministrazione, invece, le indicazioni prescrivono due dosi di uguale dosaggio a distanza di 21 giorni. E a proposito di somministrazioni e dosi, per quanto concerne la consegna dei sieri per i richiami e le terze dosi, di vaccini anti-Covid «per i booster è già iniziata». Come la loro somministrazione, nota il portavoce della Commissione per la Salute, Stefan de Keersmaecker. «Le consegne previste per il primo trimestre sono 215 milioni di dosi» per quanto riguarda Pfizer. Ma «non dimentichiamo che è prevista una “accelerazione” delle consegne di dosi di Moderna». Cosa che farà sì che «avremo un numero importante di dosi per assicurare la vaccinazione completa e i booster». Inoltre, conclude, «ci aspettiamo che presto il vaccino di Novavax sarà approvato». Cosa che dovrebbe aumentare ulteriormente il numero di dosi disponibili.

 

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