Vasco Rossi in versione Boldrini: “Salvini e Meloni pericolosi”. Ma tace sul figlio condannato

14 Ott 2021 8:12 - di Marta Lima

Il Vasco Rossi che invade i giornali, oggi, con lunghe interviste sul suo ultimo album in uscita, dalla “vita spericolata” è passato alla “vita appecoranata”, almeno in politica. Un ribelle come lui odia i No Vax, e fin qui va bene, ma critica anche chi non condivide il Green Pass obbligatorio e chi fa opposizione in Parlamento al governo dei banchieri. La destra, per intenderci, nella quale il rocker di Zocca include sia la Meloni che Salvini, che però il governo lo sostiene. Vasco diffonde sui media banalità che fanno rimpiangere un comizio della Boldrini, roba da sbadiglio a bocca spalancata. Nulla, invece, sulla condanna di suo figlio per omissione di soccorso, quella che aveva definito “un’ingiustizia”, in stile Beppe Grillo, stavolta… Tiene famiglia, pure il grande ex mostro sacro della trasgressione.

Vasco Rossi contro Salvini e Meloni

“Una valanga di ignoranza intorno a noi. Di questo si parla: non puoi discuterci con l’ignoranza, mi sono arreso. Dai nuovi governanti che arrivano bardati di populismi estremismi e fake news, ci aspettiamo l’undicesimo comandamento, che magari dirà di amare loro più di qualunque altra cosa. Non solo ‘ama Trump’, anche in Europa ci sono questi fenomeni e anche in Italia, dove c’è un continuo seminare l’odio. Heidegger diceva: non abbiamo bisogno di avere, abbiamo bisogno di essere”, dice Rossi alla “Stampa“. Bontà sua, per  Vasco Rossi, a prescindere da Savini e Meloni, “la destra è giusto che ci sia”, ma – “non dev’essere pericolosa come quella all’orizzonte. I toni di Meloni e Salvini sono divisivi e seminano odio per avere qualche voto in più e far diventare tutti più cattivi”.

Il ritorno del rocker un tempo ribelle

Sono sui social e ne sono dipendente – ammette nelle altre interviste – ma mi sono fermato a Instagram. Sono l’unico influencer che lo fa gratis, se avessi fatto una cosa del genere negli anni ’80 ci avrebbero preso a schiaffi“. Poi si lascia andare e parla di famiglia, guai esistenziali, amore, politica e filosofia. Ed è un fiume in piena: “Se sono ancora vivo io c’è speranza per tutti” afferma il rocker di Zocca, 70 anni il prossimo febbraio, che torna in pista con ‘Siamo qui’, il nuovo album in uscita il 12 novembre prossimo. E’ un Vasco esistenzialista, che cita Sartre e Nietzsche, Lacan ed Heidegger. “Siamo qui, eccoci qua – dice Vasco -. Sono trascorsi due anni ma sembra un secolo, questo disastro epocale ci ha travolto tutti e ci ha scombussolato un bel po’”. Il lockdown, ammette “è stata un’esperienza incredibile. Non avrei mai pensato di assistere a una cosa del genere”. “Sembrava di vivere in un film di fantascienza – confessa il Kom – ma era la realtà. Io sono rimasto un po’ sospeso in questo periodo, mi sono reso conto che lo scopo più importante della mia vita viene a mancare se non faccio più concerti. Ho cercato degli hobby, ho provato ad andare a cavallo, a fare golf ma non mi piace far niente, mi piace solo la musica. Senza la musica non sono niente”.

Silenzio sulla condanna del figlio

La bocca resta cucita sulla questione giudiziaria che riguarda il figlio, della quale si era già detto “amareggiato” ma sull’attualità non risparmia colpi. Preferisce parlare degli altri cattivi. E via con la solfa di Vasco Rossi su Salvini e Meloni. In Italia “c’è una destra molto estremista – afferma – per me è giusto che ci sia la destra ma non deve essere pericolosa come quella che sembra ci sia all’orizzonte. Anche i toni di Meloni e Salvini sono toni divisivi, creano solo odio per avere dei consensi. Io faccio musica, porto gioia, faccio questo nella vita. C’è gente che soffia sul fuoco, sapete chi sono”. Non usa mezzi termini anche per parlare dei social “E’ il mondo in cui viviamo oggi – osserva Vasco – ci sono continue offese da ogni parte, litigano tutti sui social”.

Lui, invece, ha deciso di andare d’accordo con tutti quelli che da sinistra praticano il conformismo e il buonismo d’accatto. E c’hai ragione, te, Vasco…

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