Nel plotone di esecuzione c’era anche la sardina Santori: “Ma se parliamo troppo della Meloni, la aiutiamo” (video)

15 Ott 2021 10:26 - di Marta Lima

“Forse abbiamo parlato troppo della Meloni…”, è scappato, a fine serata, a Mattia Santori. Nooo, per carità, è stata una puntata equilibratissima, quella di “Piazzapulita”, si fa per dire, ovviamente. A senso unico, tutti a sinistra.
Sta di fatto che nel “plotone di esecuzione”, come l’ha definito Guido Crosetto prima di abbandonare gli studi, ieri sera c’era anche uno statista politico, il nuovo Berlinguer della sinistra italiana, la sardina Mattia Santori, chiamato a sostenere il conduttore Formigli nel suo tentativo di demolire Giorgia Meloni. Il leader del movimento prodiano, che si muove con il marchio giovanilista dell’esperto di fresbee, è stato chiamato a tirare le somme della serata con l’autorevolezza che Formigli riconosce ai suoi preferiti.
Mattia Santori, a quel punto, si è permesso perfino di criticare il conduttore, consapevole – perfino lui – che una puntata costruita interamente su Fratelli d’Italia e il neofascismo, nel segno dell’ossessione politica – alla fine poteva rivelarsi un boomerang.

Santori contro la Meloni, “ma se ne parla troppo…”

“Stiamo facendo un grandissimo favore a Giorgia Meloni, perché è la persona che ha parlato di più questa sera. Io credo che Giorgia Meloni abbia avuto sfiga: Castellino e Fiore hanno fatto un super danno ai partiti che si giocheranno le elezioni, combinato col palco con Vox e l’inchiesta di Fanpage, l’hanno messa sotto pressione. È un mio grande difetto. Mi sono approcciato alla politica quando negli studi parlava soltanto Matteo Salvini, seppure non fosse presente. Dopo un anno e mezzo continuiamo a fare lo stesso ed è un favore che facciamo loro”, ha detto il neoeletto consigliere comunale a Bologna. Secondo Santori, “FdI continuerà a dichiararsi anti-fascista e allo stesso tempo a non accettare temi rilevanti come l’uguaglianza di genere e la crisi climatica”. E Formigli? Annuiva, con gli occhi spiritati, come sempre quando sente odore di antifascismo.

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