Manifestanti no vax fanno irruzione negli studi della tv di Stato in Slovenia: le immagini del blitz (video)

4 Set 2021 15:44 - di Laura Ferrari
Rtv Slovenia

Un gruppo di No vax e negazionisti del coronavirus hanno fatto irruzione nella serata di ieri  nella sede della televisione pubblica, Rtvs, a Lubiana, in Slovenia, per chiedere che venga data voce alle loro posizioni.

La polizia è intervenuta prontamente e ha arrestato 20 assalitori che hanno cercato di entrare nello studio del telegiornale, ha riferito stamani l’agenzia di stampa slovena Sta. “Si tratta di un attacco inaccettabile contro i media, il giornalismo e la democrazia”, ​​ha denunciato il direttore della programmazione della rete, Manica Janezic Ambrozic.


Lo studio non era in onda quando i manifestanti hanno fatto irruzione chiedendo di poter trasmettere le loro opinioni. Gli oppositori al vaccino sono radunati da mesi fuori dall’edificio, spesso disturbando i giornalisti che andavano o tornavano dal lavoro, ha riferito l’agenzia di stampa STA.

Il premier conservatore sloveno Janez Jansa ha stigmatizzato l’irruzione venerdì sera di un gruppo di no vax negli studi della tv pubblica RTV Slovenia. «Tali azioni, ha detto su Twitter, non hanno nulla a che vedere con la libertà di espressione, ma sono solo violenza contro la libertà. Per Jansa, va fatto ogni sforzo per condannare e punire, sempre e ovunque, ogni appropriazione arbitraria e violenta dello spazio pubblico».

 
Dietro questo incidente, secondo la Sta, ci sarebbe il movimento Cittadini sloveni consapevoli, guidato da Ladislav Troha, un veterano della guerra d’indipendenza slovena del 1991.


Covid e no vax: la Slovenia è tornata in zona rossa

La Slovenia, tornata in zona rossa per i dati Ue, sta affrontando una nuova ondata Covid. Come riporta Radio Capodistria, positivo il 18,5% dei tamponi molecolari processati, ovvero 610 casi su poco più di 3300 test. Eseguiti anche 21.113 test rapidi. Sono 180 i pazienti ricoverati nei reparti covid. Mentre sono contrastanti i dati che riguardano le terapia intesive. Sono 41 per il governo, in base ai dati dell’Istututo nazionale di salute pubblica. Invece sarebbero 45 per il portale sul tracciamento del covid. Non si registrano invece nuove vittime.

 

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