Made in Italy, la riscossa della dieta mediterranea sul Nutriscore: FdI ne fa ribadire il valore all’Ue

9 Set 2021 19:30 - di Agnese Russo
dieta mediterranea

FdI segna un punto importante nella partita europea sulla qualità alimentare e, quindi, sul Made in Italy. Il partito, infatti, è riuscito a far approvare un ordine del giorno, primo firmatario l’eurodeputati Pietro Fiocchi, a difesa della dieta mediterranea, negli ultimi tempi oggetto di un attacco concentrico, benché non apertamente dichiarato, che vede la sua prima arma nel famigerato Nutri-score, secondo il quale la Coca cola sarebbe da bollino verde e il Parmigiano da bollino, se non rosso, per lo meno arancione.

FdI a difesa del Made in Italy dagli «attacchi» europei

«Sono molto soddisfatto che si sia fatto un passo importante nella valorizzazione e nella difesa della dieta mediterranea nell’ambito della strategia europea Farm-to-fork, che vuol dire anche difesa dei nostri territori e delle nostre economie», ha commentato Fiocchi. «Difendere la dieta mediterranea – ha ricordato l’esponente di FdI – significa infatti difendere il nostro Made in Italy dagli attacchi di una campagna europea che con il sistema di etichettatura Nutriscore penalizza i nostri prodotti indicandoli come dannosi per la salute, mentre è vero l’esatto contrario». «Come Fratelli d’Italia – ha concluso l’eurodeputato – continueremo a lavorare anche per tutti gli altri dossier presenti oggi sui tavoli europei».

Ribadita l’importanza della dieta mediterranea

L’emendamento di FdI al Parlamento europeo ricorda che la dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco nel 2010 come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, è conosciuta come una dieta sana, equilibrata, ad alto valore nutrizionale, sociale e culturale, basata sul rispetto del territorio e della biodiversità, garantendo la conservazione e lo sviluppo di attività e mestieri tradizionali legati alla pesca, alla caccia e all’agricoltura sostenibili e che svolge un ruolo protettivo nella prevenzione primaria e secondaria delle principali malattie degenerative croniche. Il testo, sottoscritto da tutta la delegazione di FdI, ha ottenuto l’approvazione a larghissima maggioranza dalle commissioni parlamentari congiunte Ambiente e Agricoltura.

 

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