È morto Melvin Van Peebles, icona della “New wave black” che ha sdoganato al cinema la cultura afroamericana

23 Set 2021 11:59 - di Bianca Conte
Melvin Van Peebles

Il cinema americano perde uno dei suoi padri nobili: è morto il regista, sceneggiatore, attore e produttore statunitense Melvin Van Peebles. Icona del Black Cinema, considerato tra i fondatori del genere Blaxploitation, grazie al suo film Sweet Sweetback’s Baadasssss Song, del 1971. Padre del celebre attore Mario Van Peebles, l’artista si è spento nella sua casa di New York all’età di 89 anni. La famiglia ha annunciato la scomparsa dell’amato congiunto, avvenuta la scorsa notte scorsa, con un messaggio sui social. Un addio all’uomo e al cineasta, che è stato un pioniere che ha contribuito a promuovere la New Wave del Black Cinema, aprendo la strada a eredi del calibro di Spike Lee e John Singleton.

È morto Melvin Van Peebles, regista e attore icona del Black Cinema

Tra i quali spicca anche la figura del figlio Mario, che sul genitore appena scomparso ha detto: «Papà sapeva che le immagini nere sono importanti. Se un’immagine vale più di mille parole, quanto valeva un film?». Aggiungendo subito dopo: «Per lui la vera liberazione non significava imitare la mentalità del colonizzatore. Significava apprezzare il potere. La bellezza. E l’interconnettività di tutte le persone». Parole in cui l’artista afro-americano racchiude il senso dell’impegno e del successo del genitore appena scomparso. In un messaggio che esprime l’affetto e la stima per il ruolo che il padre ha ricoperto nella vita: come uomo e come uomo di cinema.

Una carriera eclettica: dall’esordio con la major ai film indipendenti

Nato come Melvin Peebles a Chicago, il 21 agosto 1932, esordì alla regia nel 1968 con il lungometraggio The Story of a Three-Day Pass (conosciuto anche come La Permission). Un film girato in Francia, che narra una storia d’amore tra un militare afroamericano in licenza e una ragazza francese, tratto da un romanzo scritto dallo stesso regista. Poi, nel 1970 debuttò ad Hollywood con L’uomo caffelatte: prodotto dalla Columbia Pictures. Una commedia grottesca su un uomo bianco che si risveglia nero. Il film non ebbe successo e Van Peebles decise da quel momento di dedicarsi ai film indipendenti.

Il titolo divenuto “cult”: “Sweet Sweetback’s Baadasssss Song”

Così, nel 1971, tra mille difficoltà, realizzò quello che sarebbe diventato il film della sua vita. Un “cult”: Sweet Sweetback’s Baadasssss Song, diventato uno dei titoli più noti della Blaxploitation, di cui Van Peebles fu attore principale. Si tratta di una pellicola “politica”, che inizia con una didascalia eloquente: «Questo film è dedicato a tutti i fratelli e le sorelle che ne hanno abbastanza dell’uomo bianco». Mentre al posto del cast viene menzionata la «comunità nera» come protagonista della pellicola. Il film ebbe un successo clamoroso: costato appena 150.000 dollari, ne incassò più di quindici milioni. Non sorprende allora che nel 2004 il figlio Mario ha diretto un film per la televisione, Baadasssss!, che ripercorre proprio la storia della produzione di quel successo.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi