Sorpresa: gli organizzatori del rave erano francesi. Meloni: “Lì non tollerano, ecco perché vengono qui…”

23 Ago 2021 16:55 - di Monica Pucci

Non si arrestano le polemiche sul rave party di Viterbo che per alcuni giorni ha messo a ferro e a fuoco il territorio, creando danni economici, all’ambiente e pesanti conseguenze sulla fauna del posto e sulla tranquillità degli abitanti. Nel silenzio perdurante del ministro Lamorgese, l’opposizione oggi torna all’attacco con Giorgia Meloni, che fa notare come gli organizzatori dell’evento fossero francesi. “Chiediamoci perché gli organizzatori francesi dell’evento hanno scelto l’Italia e non la Francia. All’estero lo avrebbero sgomberato usando gli idranti, nella nostra Repubblica delle banane tutto è concesso. Ed è solo l’ultima testimonianza di come in Italia le regole valgano solo per la brava gente e non per i delinquenti. Con quale credibilità uno Stato che ha paura di un rave party, poi usa il pugno duro contro ristoratori, commercianti e imprenditori?”, scrive il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook.

Il video della repressione in Francia di un rave party

La dura reazione dei sindacati di polizia

“Le immagini, contenute in un filmato che circola in rete, di come le Forze dell’ordine transalpine smantellano, a colpi di mazza, le attrezzature per l’amplificazione utilizzate durante il rave non autorizzato nel sud della Francia che, a quanto riportato anche da organi di stampa, si sarebbe poi spostato a Valenzano, non lasciano dubbi sull’efficacia dell’indirizzo politico adottato oltre confine nella gestione di un fenomeno sempre più grave e preoccupante per svariati aspetti”. Così Vincenzo Chianese, Segretario generale di Es Polizia, che aggiunge: “Sembrano ormai quasi all’ordine del giorno i decessi, gli stupri, i ricoveri in coma etilico connessi ai fiumi di sostanze stupefacenti che circolano insieme a ‘pasticche ‘di ogni sorta ed alcol durante questi raduni dove di fatto l’illegalità e la plateale sfida alle legittime autorità costituiscono le matrici che ispirano ogni comportamento, alimentando inoltre i proventi delle organizzazioni criminali”.

“In Francia si è deciso di affrontare la situazione con disposizioni chiare ed adeguate – prosegue – che consentono ai responsabili locali dell’ordine pubblico di intervenire tempestivamente ed efficacemente sia per interrompere con l’uso legittimo della forza i rave illegali, sia per sequestrare le apparecchiature di fonoriproduzione ed amplificazione anche prima dell’inizio e dopo la fine del rave illegale, causando danni serissimi a chi le mette a disposizione. Se l’Italia non seguirà l’esempio d’Oltralpe presto diventerà l’approdo privilegiato anche di questa forma di illegalità, che solo da noi viene tollerata insieme ad altre senza alcun accenno ad un cambio di rotta che appare urgentissimo oltre che inevitabile – tuona il sindacalista – se non si vuole che il nostro diventi il Paese dei balocchi per tutti coloro che vogliono violare ogni tipo di norma che regola la convivenza civile”.

 

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