Rifiuti a Roma, a settembre oltre mille tonnellate di spazzatura a settimana per strada: gravi rischi

8 Ago 2021 9:07 - di Edoardo Valci
Rifiuti a Roma

La situazione sta diventando sempre più grave. Immondizia dappertutto, fuori controllo. Raggi e Zingaretti fanno giocano allo scaricabarile. Ama ha lanciato un nuovo allarme sulla raccolta rifiuti a Roma. In una lettera alle istituzioni capitoline, la società avrebbe paventato un grosso rischio. E cioè che a settembre rimangano in strada oltre mille tonnellate di rifiuti a settimana.

Rifiuti a Roma, rischi sanitari per la Capitale

Sulla gestione dei rifiuti a Roma «non si possono mettere le toppe. Serve un piano strutturale». A dirlo all’Adnkronos è il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. «Il problema della spazzatura in strada e del conseguente rischio sanitario poteva esserci già adesso. Fortunatamente è agosto e la città è semivuota. A settembre c’è il pericolo che la questione esploda nel peggiore dei modi. Ma se si lavora immediatamente, senza aspettare, credo potremo evitare tutto questo. Cerchiamo di evitarlo, per la salute di tutti. Bisogna mettersi a un tavolo e fare un piano industriale serio».

L’allarme dei medici sull’altolà dell’Ama

Magi commenta l’allarme dell’Ama. C’è il rischio che oltre mille tonnellate di spazzatura possano rimanere nelle strade romane. «Non è la prima volta che l’Ama lancia allarmi dopo il rifiuto degli impianti al conferimento della spazzatura», ricorda Magi. «E già come medici siamo intervenuti con forza pochi giorni dopo il primo allarme». Questo, «perché i cumuli di rifiuti lasciati per strada rappresentavano un rischio epidemico serio», ha ricordato Magi. Che poi ha sottolineato le difficoltà strutturali della Capitale.

Rifiuti a Roma, la figuraccia collettiva

«Noi abbiamo quattro milioni di tonnellate di rifiuti che mandiamo all’estero. E il resto distribuito nelle varie Regioni. Nel Lazio abbiamo poche possibilità di conferimento. Speravo che con la campagna elettorale si mettessero d’accordo tutte le parti su questo argomento vitale, per non fare una figuraccia collettiva, sia Regione che Comune. Ma non vedo accordi al momento».

 

 

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