“Impossibile allestire Atreju in piena campagna elettorale”: Giorgia Meloni scrive agli organi di FdI

9 Ago 2021 17:43 - di Carlo Marini
Meloni Atreju

Non ci sarà neanche quest’anno la festa di Atreju, la tradizionale kermesse della destra italiana: lo ha annunciato oggi Giorgia Meloni. 

«Carissimi, nonostante i diversi accordi intercorsi tra i partiti, il Governo ha stabilito che le elezioni verranno anticipate al 3-4 ottobre e conseguentemente tutto il mese di settembre sarà di piena campagna elettorale. Purtroppo, questo impedisce anche per quest’anno lo svolgimento di Atreju». Lo scrive il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una circolare inviata agli organi dirigenti nazionali e locali del partito.

L’annuncio della Meloni su Atreju

«Come immaginerete – prosegue la circolare – ci abbiamo pensato molto, ma non sarebbe possibile allestire una festa di parte ma non di partito in piena campagna elettorale. Atreju è sempre stato il luogo di confronto schietto, ma sereno tra culture, idee politiche e opinioni diverse. Svolgere la nostra tradizionale festa a ridosso del voto ne snaturerebbe la sua particolarità oltre che ne ostacolerebbe la partecipazione a tutte le realtà territoriali impegnate nelle competizioni elettorali. Non mancheranno occasioni comunque di incontro durante il mese di settembre. Colgo l’occasione anche per ringraziarvi per il  che stiamo insieme svolgendo per la nostra Italia,  che finalmente ci viene riconosciuto anche dagli elettori e rilevato nei sondaggi».

Il tradizionale appuntamento con “Atreju”, la festa della destra italiana organizzata dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni è ormai il secondo anni che viene annullato. L’anno scorso Atreju 2020 è saltata a causa della pandemia.

Atreju: l’ultima edizione all’Isola Tiberina nel 2019

L’ultima edizione di Atreju (la ventiduesima) risale all’appuntamento dal 20 al 22 settembre 2019 all’Isola Tiberina (Roma)».  La tradizonale kermesse della destra italiana ospita tradizionalmente solo figure che provengono da questa area politica, ma è aperta al confronto più largo possibile. In passato, da Roberto Fico all’allora premier Conte. Dal ministro dell’Interno, Marco Minniti a esponenti della cultura e della politica internazionale. Come il presidente ungherese Orban o il giornalista americano, già spin doctor di Donald Trump, Steve Bannon. 

 

 

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