Tour operator contro governo e Ue: “Sul Green Pass annunci confusi e allarmistici”

22 Lug 2021 13:28 - di Redattore 92
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I tour operator attaccano il governo Draghi, Di Maio e la Ue per la gestione del green pass. Ma anche per i ritardi del decreto sostegni e per la confusione dei vari Paesi Ue. Lo fanno con una lunga nota alla stampa. “Direttive istituzionali confuse e contraddittorie e notizie allarmistiche e fuori controllo hanno indotto nella popolazione scoraggiamento e disorientamento. Il Turismo Organizzato si era attrezzato per una ripartenza, sebbene limitata a pochissimi i Paesi. Erano aumentate le richieste di prenotazioni, in particolare verso l’Italia e, con l’introduzione del Digital Green Pass, anche verso alcuni Paesi Europei come Spagna, Grecia e Nord Europa. Dopo soli 20 giorni dal lancio, il certificato, che doveva facilitare la circolazione nel continente europeo, ideato per dare unicità e omogeneità di regole e direttive su spostamenti e comportamenti dei cittadini europei, si sta trasformando da strumento efficace a operazione fallimentare in quanto molti Paesi dell’area Schengen adottano protocolli non univoci, diversi fra loro, generando incertezza fra i viaggiatori”. E’ quanto osserva Astoi-Confindustria Viaggi.

I tour operator contro l’allerta della Farnesina

“L’allerta della Farnesina a valutare i rischi dei viaggi all’estero, a seguito dell’aumento dei casi di contagi da varianti Covid in alcuni Paesi, ha inoltre rimesso tutto in discussione” osserva ancora Astoi segnalando che “confusione e schizofrenia delle informazioni sono nemiche della domanda, generano allarmismo e caos ed è quindi naturale assistere, in queste settimane, a prenotazioni in calo e a cancellazioni. Astoi rileva prenotazioni e annullamenti maggiori sulla Spagna, ma il clima di terrorismo psicologico sta interessando anche la Grecia e soprattutto l’Italia, con una grave ricaduta sul turismo nazionale”.

La nota dell’associazione dei Tour operator di Confindustria

“L’importante campagna vaccinale avviata sta dando i suoi frutti; ecco perché riteniamo che sarebbe auspicabile superare il solo conteggio nominale dei casi Covid – che sono per lo più diffusi tra la popolazione più giovane che non sviluppa sintomi gravi – e riferirsi solo ai ricoveri, che continuano ad essere estremamente contenuti. L’obiettivo della campagna vaccinale in Italia e in Europa era proprio quello di proteggere subito le persone più fragili e rendere il virus meno nocivo e letale. Ecco perché non ha senso bloccare tutte le attività in nome delle varianti”.

“Dal governo gravissimi e inaccettabili ritardi sui sostegni”

I Tour Operator sino ad ora si sono attenuti alle disposizioni governative, sospendendo le programmazioni verso mete extra Schengen che rappresentano il cuore del loro business. Con questo blocco perdurante, l’inasprimento delle regole in ambito europeo e l’arrivo delle cancellazioni il comparto è al collasso e le prospettive per i prossimi mesi non possono che essere fortemente preoccupanti.

Gli operatori, per via di gravissimi ed inaccettabili ritardi, non hanno ancora ricevuto tutti i sostegni deliberati a fronte delle perdite subite nei primi mesi del 2020, condizione che sta mettendo ancora più in crisi il sistema. Inoltre, nulla è stato stanziato per la seconda parte del 2020 e per il 2021, anno che si rivelerà ancora più tragico di quello precedente con ricadute pesantissime su aziende e occupazione.

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