Malika, non solo la Mercedes ma anche un cane da 2500 euro. Altro schiaffo ai buonisti

1 Lug 2021 16:51 - di Redazione
Malika

Non solo la Mercedes, ma anche un bulldog francese. Costo: 2500 euro. Si amplia il caso di Malika Chalhy, la giovane di Castelfiorentino cacciata da casa dalla propria famiglia perché lesbica. Dopo che la sua disavventura è venuta alla luce è partita una raccolta fondi per aiutarla, che ha raggiunto la cifra considerevole di 150mila euro.

La scoperta dell’uso che la giovane ha fatto dei soldi ricevuti in segno di solidarietà in quanto vittima di omofobia  ha suscitato non poche perplessità dando il via sui social a una sequela di critiche, soprattutto dopo che la ragazza in un’intervista con Selvaggia Lucarelli su The Post Internazionale ha ammesso con un certo imbarazzo di avere usato quei soldi per un bene di lusso come la Mercedes. E ciò dopo avere promesso che li avrebbe dati in beneficenza.

E l’acquisto della Mercedes non è stato l’unico “sfizio” per Malika. E’ sempre Selvaggia Lucarelli a pubblicare la notizia che la ragazza ha comprato anche un cane. Lucarelli rintraccia l’allevatore, Simone, che le ha venduto il bulldog francese: “Malika? Non l’avevo riconosciuta quando è venuta in allevamento, ma poi ho capito. Ha comprato il cane più caro”.

“Le chiedo – scrive Lucarelli – come mai abbia comprato un cane da 2.500 euro. “Perché mi piaceva la razza, devo giustificarmi perché spendo i miei soldi come voglio?”. Le rispondo che se le persone donano perché lei si ricostruisca una vita, perché paghi avvocati o supporto psicologico o perché faccia beneficenza, forse qualche spiegazione la deve”.

E la conversazione che Selvaggia Lucarelli riporta va avanti così: ““Il cane è un bene di prima necessità, ok?”, insiste. “Potevi prenderti un trovatello”. “Avrei potuto ma sono cavoli miei. Il cane è un supporto psicologico”. “Il bulldog da 2500 euro?”. “Sono amante di questa razza, e ho preso un bulldog. La Mercedes e il bulldog sono beni necessari”. “Ma quando rispondi così pensi che non ti arriverà altra merda addosso?”, le dico sinceramente incredula. “Mi arriverà, chi se ne frega. Ciaooo!”. E mi attacca il telefono in faccia. Per la cronaca, mi aveva telefonato lei”.

Malika, eroina delle schiere progressiste, aveva partecipato a Milano alla manifestazione in favore della celere approvazione del ddl Zan. E nelle molte interviste rilasciate aveva anche annunciato che si sarebbe data da fare per aiutare le vittime di violenza e bullismo.

 

 

 

 

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