Filodolio 1966 – Cucina Napoletana – Roma
10 Lug 2021 0:01 - di Redazione
Filodolio 1966 – Cucina Napoletana
Via Tripolitania, 147 – 00199 Roma
Tel. 06/86212938
Sito Internet: www.filodolioroma.it
Prezzi: antipasti 5/11€, primi 10/16€, secondi 10/18€, dolci 6/7€
Giorno di chiusura: Lunedì
OFFERTA
Quando si parla di cucina partenopea è inevitabile pensare alla pizza, per cui è apprezzabile e sicuramente interessante la scelta di questo locale di presentare, in controtendenza, i piatti della tradizione campana conditi da alcuni spunti creativi. Alla prova dei fatti le ricette tradizionali convincono più dei tentativi di rivisitazione, così come riscontrato in occasione della nostra visita. Ottimi entrambi gli antipasti scelti: i moscardini in umido che, cotti alla perfezione, si scioglievano in bocca, ricchi di un intingolo saporito da richiamare la scarpetta, e gli involtini di verza ripieni, di cui il primo farcito con una saporita mozzarella affumicata e condito con pomodoro, e il secondo ripieno di ricotta di bufala e salame napoletano dal gusto avvolgente. Passando ai primi, abbiamo apprezzato la ricchezza dei condimenti di entrambi i piatti: la pasta mista di Gragnano con patate, mozzarella affumicata e pancetta è risultata cremosa e fin troppo saziante, un po’ spinta sulla sapidità, mentre più equilibrati si sono rivelati i mezzi paccheri con ragù di pesce bianco, nel nostro caso ricciola, capperi e olive di Gaeta, con il pesce umoroso e saporito. Deludente, invece, il baccalà cotto in oliocottura, purtroppo risultato abbastanza tenace al palato, servito su stracciata di bufala e una fonduta di pomodoro abbrustolito e un top di cipolle caramellate, un piatto il cui amalgama non è riuscito e con la cipolla a prevalere su tutto il resto. In chiusura da dimenticare il caffè, sottoestratto e carente di aroma.
AMBIENTE
Distribuito su due piani, dall’impatto moderno e funzionale, con legni chiari e pareti bianche che rendono l’insieme luminoso e accogliente.
SERVIZIO
Nota dolente del locale. La simpatia e la puntualità non sono in discussione, ma alcuni errori marchiani ci hanno lasciato perplessi, come il mancato assaggio di una bottiglia di vino appena aperta e le disattenzioni sul servizio dell’olio, fatto inaspettato vista la competenza del titolare in materia.