D’Alimonte: “Lo scontro nei 5Stelle è una batosta per la Raggi. Non arriverà al ballottaggio”

1 Lug 2021 16:58 - di Eugenio Battisti

Per Virginia Raggi il bis è un’impresa disperata. Le possibilità, già risicate, di una rielezione della sindaca uscente della Capitale si infrangono sullo scontro all’arma bianca tra Grillo e Conte. La rocambolesca tragicommedia dei 5Stelle, che rischiano l’implosione, avrà ricadute importanti sulle amministrative di Roma. Difficilmente la sindaca grillina, mal digerita dalla stessa dirigenza, potrà arrivare al ballottaggio.

La guerra grillina nuoce a Virginia Raggi

Lo dicono i sondaggi. Impietosi con la Raggi. La pensa così Roberto D’Alimonte, ordinario di Sistema politico italiano alla Luiss. “Gli avvenimenti attuali non possono che danneggiare le chance della Raggi a riconquistare la poltrona di prima cittadina”, spiega il politologo. “La sindaca parte con gradimento basso, in tutti i sondaggi“. Uno svantaggio a cui si aggiungono ora “tensione, delusioni e spaccatura del Movimento”. Dunque le sue possibilità non rosee di andare al ballottaggio si riducono ulteriormente, mentre crescono le chance di Gualtieri, in pole position e Calenda.

D’Alimonte: la sindaca uscente non arriverà al ballottaggio

Una sfida sostanzialmente a tre quella per il Campidoglio, che vede la prima cittadina, definita dalla Meloni l’eterna tirocinante,  fanalino di cosa. “Il ballottaggio – dice D’Alimonte intervistato dall’Adnkronos – se lo contenderanno Michetti senza dubbio da un lato, e Gualtieri o Calenda dall’altro. Ma la Raggi è sempre meno probabile che ci arrivi”.

Insomma le prossime elezioni comunali a Roma potrebbero nascondere un paradosso: la sindaca uscente dovrà lasciare terreno al candidato big del Pd e al trasversale Calenda, rischiando di non riuscire a strappare il ballottaggio.

Sondaggi, quasi 7 romani su 10 pensa che Roma sia peggiorata

Secondo il sondaggio Winpoll per il Sole 24 Ore di sabato scorso il 66% dei romani pensa nei cinque anni del suo mandato la vita a Roma sia peggiorata. E dà un giudizio negativo sulla sua amministrazione. Nonostante ciò il 21,3 % dice di volerla votare al primo turno. Non le basterà però per vincere. Se fosse lei ad andare al ballottaggio contro Michetti verrebbe nettamente sconfitta. I flussi tra il primo e il secondo turno fanno vedere che sono troppo pochi gli elettori di Calenda (29%) e di Gualtieri (31%) disposti a votarla al ballottaggio. Per la Raggi sarà difficile superare lo scoglio del primo turno e ancora più difficile vincere contro Michetti  al secondo. Contro Michetti si fermerebbe al  44,2% mentre il candidato di centrodestra conquisterebbe il  55,8%.

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