Sgarbi attacca toghe e “Repubblica”: «Chi mi accusa è analfabeta. Su di me soltanto menzogne»

18 Giu 2021 9:40 - di Fortunata Cerri
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Vittorio Sgarbi si difende dall’accusa di false autenticazioni delle opere di Gino De Dominicis, per cui è indagato. Il 30 giugno si deciderà sul rinvio a giudizio anche per il reato di associazione a delinquere. «Dietro tutta questa storia c’è il collezionista Tomassoni che possiede un’ottantina di opere di De Dominicis e contro il quale da presidente dell’associazione ho intenzione di intraprendere un’azione giudiziaria. Le cose stanno in modo diverso: io dico che sono falsi quelli posseduti da Tomassoni e non quelli sequestrati dalla polizia giudiziaria».

In un’intervista al Corriere della Sera, il critico d’arte afferma che rifarebbe «quello che ho fatto. La Massaioli è la legittima erede di De Dominicis ed è stata l’amante dell’artista, la donna che è stata al suo fianco per anni». Smentisce Isabella Quattrocchi, esperta della Procura? «È quella che ha dato per falsi degli autentici Modigliani. Un’esperta che va in giro col pendolino e attrezzi da mago Otelma».

Sgarbi: «Si perseguono gli esperti anziché consultarli»

Il fatto che si sia rivolto alla Pinotti e a Franceschini, Sgarbi lo spiega dicendo che voleva solo che «sapessero di avere a che fare con una polizia giudiziaria analfabeta d’arte. Per la stessa ragione, ieri (mercoledì, ndr) ho chiamato il generale Teo Luzi, gli ho detto che non voglio più avere a che fare con loro, di non chiamarmi più per dare una mano. Si perseguono gli esperti anziché consultarli». E Luzi? «Era sbalordito. Questi sono i carabinieri che hanno esposto il presidente Giorgio Napolitano a una figuraccia internazionale mettendo in mostra al Quirinale una patacca di Leonardo (la tavola Doria esibita nel 2013, ndr)».

«L’attribuzione di un’opera è spesso mutevole nel tempo»

«L’attribuzione di un’opera spesso è mutevole nel tempo», afferma Sgarbi nella sua memoria depositata in tribunale. «Funziona così nella storia dell’arte. Esistono decine di pareri differenti sull’attribuzione di questo o quel capolavoro che resta dibattuto», spiega poi al Corriere.

«È arrivato il tempo che il Campidoglio rinasca»

Il centrodestra di Enrico Michetti la sponsorizza in qualità di assessore alla Cultura del Campidoglio in caso di vittoria. «… in realtà mi sponsorizzo da solo. Dopo il flop di Mafia Capitale e di Giuseppe Pignatone che ha diffuso un’immagine infamante di Roma è arrivato il tempo che il Campidoglio rinasca».

Sgarbi, il post su Fb

Sgarbi poi in un post pubblicato sulla sua pagina Fb attacca duramente. «De Dominicis: indagini costruite da carabinieri infedeli e senza dignità. Da “La Repubblica” bugie».

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